A Eraclea arriva il primo piatto a base di granchio blu
Il temibile "killer dei mari" viene portato a tavola per la prima volta, come soluzione per contrastare i danni all'ecosistema e agli allevamenti di cozze e vongole
Il granchio blu finisce a tavola. Per la prima volta, infatti, il cosiddetto "killer dei mari" diventa protagonista di un intero menù tutto dedicato a lui, in arrivo in un ristorante del comune veneziano di Eraclea. L'iniziativa di portare il granchio blu a tavola arriva da Coldiretti che, mercoledì 9 agosto, all'agriturismo Coda di Gatto in via Piave 111 a Eraclea, presenta una serie di piatti realizzati tutti con il temibile crostaceo dalle carni saporite e particolarmente apprezzate in cucina.
Così, quello che è considerato un pericolo dei mari - che ha causato danni per milioni di euro agli allevamenti di cozze, vongole e all'intero ecosistema - diventa una risorsa vera e propria che può essere sfruttata a tavola con la commercializzazione.
I cuochi pescatori e contadini di Campagna Amica Terranostra, infatti, in occasione dell’assemblea della Coldiretti di Venezia, una delle aree più colpite dall’invasione, metteranno in tavola un menù completo, dall’antipasto al secondo, a base di granchio blu. L’obiettivo è mostrare dal vivo come una soluzione per contenere l’eccessiva diffusione del granchio possa essere la sua pesca per il consumo.
«ll granchio blu, o granchio reale blu, è una specie aliena per il Mar Mediterraneo - sottolinea Coldiretti -, originaria delle coste atlantiche dell’America, che raggiunge anche il chilo di peso e sta prendendo il sopravvento nei fondali delle nostre coste, sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi, devastando la biodiversità marina ma anche danneggiando le stesse reti da pesca, grazie alle loro chele taglienti. Una presenza, spinta dai cambiamenti climatici e al riscaldamento delle acque che hanno reso i nostri ambienti più idonei alla sua sopravvivenza e proliferazione».
