rotate-mobile
Earth Day Italia

Pesci volanti in laguna, Bettin “spettacolo meraviglioso e inquietante insieme”

L'avvicinarsi dei pesci volanti, pesci tropicali, sempre più all'interno della laguna veneziana ha portato all'attenzione degli esperti il problema del cambiamento che sta subendo la laguna

Dalla fine di settembre i veneziani e i tanti turisti che visitano ogni giorno la città lagunare hanno assistito ad uno spettacolo insolito: una specie di pesci davvero inusuale, i pesci volanti. Si tratta di pesci apparentemente simili alle sardine, lunghi circa 25-30 cm, dai grandi occhi, ma dotati di una o due paia di sviluppatissime pinne simili ad ali, da cui il nome comune di pesci rondine o pesci volanti. La loro caratteristica che non li fa passare inosservati è la capacità di effettuare, grazie alle pinne pettorali, “voli” più o meno lunghi sopra la superficie d’acqua.
 

Come si legge nel sito del comune di Venezia, la maggior parte di loro sono tropicali e subtropicali, ed anche le specie presenti in Mediterraneo presentano affinità temperato-calde e spesso ampissima diffusione in aree subtropicali. Si tratta di specie provenienti dalle zone tropicali dell’Atlantico e penetrano in Mediterraneo rimanendo di norma nelle porzioni più meridionali ed occidentali del nostro Mare.
 

Ed è proprio questo elemento a preoccupare maggiormente l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, che così commenta l’avvistamento: “E’ uno spettacolo meraviglioso e inquietante insieme”: meraviglioso perché, appunto, si tratta di creature meravigliose. Inquietante perché segnala, una volta di più, che alla laguna sta accadendo qualcosa di radicale, che ne sta cambiando la natura, trasformandola tendenzialmente in una sorta di baia di mare. I pesci volanti, di cui abbiamo visto le foto e verificato le osservazioni in laguna, anche da parte del Museo di Storia Naturale, sono proprio pesci d’alto mare”.
 

In realtà non è così strano vedere questo tipo di pesce in queste zone affermano dal museo di Storia naturale di Venezia: Il pesce volante, dicono gli esperti del museo di storia naturale di Venezia, è noto in Laguna di Venezia almeno dalla fine del ‘700, ma è la prima volta che si vedono così numerosi. Inoltre altra novità è che la presenza di questi pesci è stata segnalata non solo nelle zone di laguna più prossime al mare, come era di consueto, ma anche, si legge nella nota del comune, «nelle parti più interne, addirittura nei canali industriali di Marghera, e in Canal Salso a Mestre, a dimostrazione del fatto che la trasformazione va estendendosi, anche se ovviamente sono la laguna centrale e il tratto di fronte alle bocche di porto ad attrarre i pesci volanti. Il bacino interno, però, si dimostra adatto ad ospitarli anche se solitamente vivono in acque aperte lontano dalle rive, e certamente non appartengono alla comunità ittica lagunare».
 

Gli esperti stanno raccogliendo dati per interpretare il fenomeno, per comprendere le sue possibili cause e i risvolti che potrebbe avere in un futuro neanche troppo lontano. «Che nella laguna centrale, quella solcata dal “canale dei petroli” tra Malamocco e Marghera, si legge nella nota, fosse in atto una progressiva marinizzazione, è noto e documentato da numerosi studi scientifici. Le dinamiche erosive in corso, portano all’aumento delle profondità dei fondali in quella parte di laguna, determinando modifiche alla componente biotica, sempre meno di tipo lagunare e sempre più simile a quella marina. L’avvento dei pesci volanti - come peraltro l’accertata presenza la scorsa estate in laguna della foca monaca - potrebbe essere un ulteriore sintomo di una laguna in rapida evoluzione verso uno scenario di baia marina».
 

Per questo motivo è di fondamentale importanza lo studio di questo fenomeno, come afferma l’assessore Bettin: “Occorre studiare con grande attenzione il contesto ampio dell’alto adriatico e lo scenario globale dei mutamenti climatici, nei quali inserire le dinamiche più tipicamente locali che, in laguna, tendono ad accentuare il fenomeno. La laguna è da sempre un organismo che solo l’azione umana ha mantenuto in equilibrio, impedendone l’interramento o la trasformazione in braccio di mare. Evidentemente, oggi, è quest’ultimo rischio a dover richiedere le maggiori attenzioni”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pesci volanti in laguna, Bettin “spettacolo meraviglioso e inquietante insieme”

VeneziaToday è in caricamento