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Cronaca

Bufera Mose, ecco chi ha ricevuto i contributi da Venezia Nuova

Il consorzio ha reso noto l'elenco dei beneficiari di quasi 60mila euro. Orsoni: "Non sono responsabile dei soldi per la mia campagna"

Il Consorzio Venezia Nuova, al centro di un'inchiesta della Procura di Venezia, ha deciso di rendere noti martedì sera, con un sintetico elenco, tutti i contributi elargiti in questi anni a politici e partiti. Quasi una risposta immediata, quindi, alla richiesta del governatore regionale Luca Zaia, che aveva chiesto proprio nella mattinata di martedì di pubblicare un simile elenco.

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NOMI E CIFRE - “Dalle verifiche interne effettuate in questi giorni sui propri documenti contabili - scrive il Cvn - si rileva che dal 2000 al 2013 sono stati versati, secondo la normativa vigente in materia, contributi per una cifra complessiva di 58.098,74 euro”. Questi i soggetti destinatari di contributi elettorali: il 14 novembre 2000 il comitato elettorale Democratici di sinistra avrebbe ricevuto 3.098,74 euro; il 10 dicembre 2004 il comitato elettorale Forza Italia avrebbe ricevuto 10.000 euro; il 16 marzo 2006 il comitato elettorale Altero Matteoli avrebbe ricevuto 20.000 euro; 29 marzo 2006 il comitato elettorale Vincenzo Minici avrebbe ricevuto altri 20.000 euro; infine l'8 febbraio 2008 il comitato elettorale Radicali Italiani avrebbe ricevuto 5.000 euro.

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LA REPLICA - “Le notizie diffuse sulla stampa sono sostanzialmente tendenziose e prive di qualunque supporto. Esiste evidentemente una compagna denigratoria casualmente concomitante con la mia esposizione su questioni di rilievo per la città”. Replica così, in una nota, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni alle indiscrezioni su un suo presunto coinvolgimento nella vicenda dei finanziamenti illeciti da parte di imprese del Consorzio Venezia Nuova. “Si parla di 'illeciti finanziamenti'. È evidente - prosegue Orsoni - che io non posso essere ritenuto responsabile della eventuale illecita provenienza delle somme a sostegno della campagna elettorale. La campagna è costata 287 mila euro, come è stato reso pubblico e già ho avuto modo di dichiarare. Tale somma è stata regolarmente contabilizzata dal mio mandatario. Egli ha rendicontato quanto donato attraverso un conto corrente appositamente acceso, sul quale sono transitate tutte le donazioni ed i pagamenti fatti a sostegno della campagna elettorale per dar prova della trasparenza delle operazioni. Non ho ricevuto altre somme diverse da quelle transitate in conto - conclude Orsoni - Sicché, non esistono finanziamenti illeciti, né illecite utilizzazioni delle somme donate. Non sono io a dovermi preoccupare, ma altri: quelli che vogliono mantenere nascoste le cose. Perché mi sembra che, in questa vicenda, ci sia qualcuno che vuole seminare del fumo”.

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