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Venerdì, 26 Aprile 2024
76. Mostra del Cinema di Venezia Lido

Il joker psicopatico (e un po' vittimista) di Joaquin Phoenix: «È una mia creazione»

L'attore americano veste i panni del cattivo per antonomasia nel nuovo film di Todd Phillips presentato questa mattina alla Mostra del Cinema

«Un uomo alla ricerca della sua identità diventato erroneamente un simbolo», è di questo che parla Joker, il nuovo film di Todd Phillips che vuole ricercare le motivazioni -forse un po' deludenti- che hanno spinto un uomo che voleva solo fare il comico a diventare uno dei peggiori cattivi della storia dei fumetti. Interpetato con grande estro dall'attore americano Joaquin Phoenix, Joker è un uomo solo, alla ricerca di connessioni umane, un uomo che lotta con la salute mentale e che fallisce, cedendo, forse con troppo vittimismo, alle sue grinfie.

Uno dei film più attesi della mostra del cinema, Joker convince ma solo per la bravura di Phoenix nel calarsi in pieno in personalità difficili e tormentate, come quella di Arthur Fleck, forse, però, l'enfasi sull'eccentricità del personaggio, e sul suo malinconico ghigno, è eccessiva e non lascia spazio ad altro. 

Una personalità troppo confusa quella del nuovo Joker che non evolve ma degenera lungo la durata del film. Una sceneggiatura e un personaggio creati senza delle regole o dei limiti per un film che non vuole definirsi come genere e un protagonista che non vuole essere "etichettato" in alcun modo. «Non mi sono ispirato a nessun'altra interpretazione precedente alla mia, volevo un approccio che fosse solo mio, questa era la chiave per me» sottolinea Phoenix alla conferenza stampa parlando del suo personaggio in cui, almeno lui, uno spiraglio di luce lo trova.

Da spettatori, però, il film dà quasi fastidio, ma non per la violenza, che ci si aspetta in un film su un assassino, quanto per la facilità con cui il personaggio cede alla debolezza ponendosi come vittima della società senza tenare, in alcun modo, di reagire ed è questo che delude perché non ce lo si aspetta né da un eroe né dal suo esatto opposo. 

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