rotate-mobile
78. Mostra del Cinema

Benigni premiato alla carriera: «Questo Leone è anche di mia moglie Nicoletta»

Questa sera la prima di "Madres Parallelas" di Pedro Almodóvar con Penelope Cruz. Presenti anche Mattarella e Franceschini

Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con Roberto Benigni Leone d'oro alla carriera, ha preso il via ufficialmente la 78ª Mostra del Cinema di Venezia. Un'edizione di grandi aspettative per la selezione con film attesissimi (dal sold out "Dune" di Denis Villeneuve al nuovo Sorrentino "È stata la mano di Dio") e per l'atmosfera che si respira al Lido tornato affollato di accreditati, 9mila da tutto il mondo rispetto ai 6mila dello scorso anno in piena pandemia, che spinge a credere che il cinema da qui può ripartire davvero.

Leone d'Oro alla Carriera a Benigni

«A Mattarella voglio bene, la vorrei abbracciare, rimanga qualche anno in più. Vorrei essere un Grande Elettore per chiedere il rinnovo del suo mandato, in questi anni ci ha aiutato tanto», ha scherzato Benigni durante la premiazione. E ancora: «Il Leone? Mi meritavo un micino». Nel ricevere il riconoscimento alla carriera, l'attore toscano ha affermato che «non è emozione, è di più. È un sentimento d'amore quello che provo e che vorrei restituire, decuplicato». Poi la dedica finale rivolto alla moglie-musa, Nicoletta Braschi: '«A chi dedico il Leone? Non posso dedicarlo a Nicoletta: è il suo. Abbiamo fatto tutto insieme, per 40 anni. Lo portiamo a casa e lo dividiamo così: io mi prendo la coda per mostrarti la mia gratitudine, le ali invece sono le tue per il talento, il mistero, il fascino, la femminilità. Emani luce».

Benigni premiato con il Leone alla carriera

A fare gli onori di casa il presidente della Biennale Roberto Cicutto e il direttore Alberto Barbera, hanno accolto in sala grande il presidente Mattarella: per lui è la terza presenza all'inaugurazione, dopo le edizioni del 2015 e del 2017. Poco prima della cerimonia il Capo dello Stato è stato salutato dal sindaco di Venezia. In platea, tra gli altri rappresentanti istituzionali, presente anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini: «È un segnale per tutto il mondo - ha detto - che si può ripartire e lo si può fare in sicurezza. Una Mostra che coincide con un momento d’oro del cinema italiano: cinque film in concorso, grandi maestri, giovani talenti. Possiamo guardare con fiducia al futuro di questo settore».

Serena Rossi: «Dalla Mostra un messaggio di speranza»

La madrina Serena Rossi ha introdotto un’edizione definita di rinascita per il settore cinematografico. «Che bello tornare insieme, finalmente Venezia», ha detto, rimarcando come dalla Mostra passi un messaggio di speranza per il futuro e, ricordando la situazione in Afghanistan, ha poi riservato un pensiero alle donne e agli artisti afghani. Dopo i saluti alle autorità presenti in sala, Serena Rossi ha rivolto un ringraziamento al direttore della Mostra e «alla sua tenacia, perché ancora una volta ha costruito un festival che sarà indimenticabile: il cinema è una delle tante arti in connessione tra di loro grazie alla Biennale».

Il messaggio di speranza per il futuro e di ripartenza trova riscontro nel nutrito programma della Mostra, oltre che nella presenza di tanti ospiti e attori di fama internazionale arrivati in città. Già nel pomeriggio riflettori e obbiettivi puntati sul red carpet per le prime passerelle degli ospiti. Anche quest’anno il tappeto rosso rimane protetto dal muro per evitare assembramenti, in linea con le normative anti Covid-19. Come nella passata edizione, la Mostra del cinema si è adeguata alle prescrizioni garantendo il distanziamento anche all’interno delle sale di proiezione. Importanti anche i servizi di sicurezza delle forze dell'ordine e della polizia locale, che per tutta la durata della manifestazione al Lido vedrà impegnati 25 agenti.

Intanto nella prima giornata si è partiti con il film "Madres Parallelas" di Pedro Almodóvar con Penelope Cruz, in quello che lei stessa definisce «il mio ruolo più difficile». Al settimo film con il regista spagnolo è una madre imperfetta, volenterosa ma lontana dalle regole in una storia potente che parte dalla casuale conoscenza tra due donne in ospedale in procinto di partorire (leggi qui la nostra recensione). Altro film della giornata è stato "Les Promesses" di Thomas Kruithof che ha aperto la sezione Orizzonti. Protagonista è Isabelle Huppert, sindaca di un sobborgo parigino, ambiziosa, dominata dal fascino del potere dietro un'aria di correttezza e compassione dei suoi elettori di periferia che abitano un condominio fatiscente.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Benigni premiato alla carriera: «Questo Leone è anche di mia moglie Nicoletta»

VeneziaToday è in caricamento