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Lunedì, 29 Aprile 2024

Ca' Foscari, pratiche artistiche e teatrali nei centri di accoglienza | VIDEO

Concluso il progetto di ricerca Marie Skłodowska-Curie che ha indagato la presenza di forme interculturali di comunicazione teatrale e performativa nei processi migratori mediterranei

Si è tenuta mercoledì 21 febbraio, presso l'aula Baratto dell'Università Ca' Foscari di Venezia, una giornata di studio sulle pratiche teatrali e artistiche nei centri di accoglienza e nei campi rifugiati del Mediterraneo che ha visto la partecipazione di docenti, artisti e attivisti.

L'iniziativa si è svota a conclusione del progetto di ricerca Marie Skłodowska-Curie PlaGE “Playing at the Gateways of Europe: theatrical languages and performative practices in the Migrant Reception Centres of the Mediterranean Area”, che ha analizzato l’uso di pratiche performative e di linguaggi teatrali nei centri di prima accoglienza e nei campi rifugiati, durante la fase di transito dei richiedenti asilo in Italia e Marocco. La ricerca ha infatti indagato la crescente presenza di forme interculturali di comunicazione teatrale e performativa nel cuore del processo migratorio mediterraneo attraverso una stretta collaborazione tra Ca’ Foscari e l’Università Ibn Zohr di Agadir.

La giornata di studio è stata inaugurata da Giovanni Maria Fara, direttore del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, e da Dario Pellizzon, dirigente dell’Area Ricerca dell’ateneo cafoscarino. La mattinata è stata quindi interamente dedicata al tema "Immigrazione e Teatro" con gli interventi di Fabio Perocco, supervisore del progetto, e di Rosaria Ruffini, curatrice dell’evento e responsabile del progetto Marie Curie. Altri relatori sono stati Yana Meerzon (University of Ottawa) e Stephen Elliot Wilmer (Trinity College Dublin). Infine sono stati comunicati i risultati del progetto svolto tra Europa e Nordafrica, in particolare in Marocco, grazie alla collaborazione con l'Università Ibn Zohr e Good Chance Theatre, la più grande rete di artisti internazionali che lavora con richiedenti asilo.

La sessione pomeridiana è stata invece animata da una serie di tavole rotonde, incontri, proiezioni e letture aperte al pubblico, alle quali hanno partecipato ricercatori interdisciplinari, artisti e attivisti che hanno dialogato su processi, linguaggi e pratiche artistiche nei luoghi di transito migratorio, in particolare nei campi rifugiati e nei centri di accoglienza. 

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