Autobus precipita da cavalcavia a Mestre, almeno 20 morti
È successo questa sera poco prima delle 20. Sul posto vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale, ambulanze e sindaco
Un autobus con numerose persone a bordo è precipitato questa sera da un tratto sopraelevato di via dell'Elettricità, a Mestre, finendo sul sedime ferroviario che scorre a fianco della strada. Ci sarebbero delle vittime, almeno 20 secondo i primi dati a disposizione, e diversi feriti. Non si conosce al momento la dinamica dell'incidente, si tratterebbe di un pullman che stava rientrando in un campeggio e che ha fatto un volo di circa dieci metri. Sul posto sono giunte, e stanno continuando ad arrivare, molte autoambulanze.
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Secondo una primissima ricostruzione - ancora tutta da verificare - nel primo tratto in discesa il pullman, per cause da chiarire, avrebbe sfondato il parapetto e sarebbe precipitato toccando i cavi dell'alta tensione, finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, incendiandosi. Alcune delle prime vittime recuperate sarebbero morte carbonizzate. Sono state impiegate più di 20 ambulanze e sul posto è stato fatto convergere anche l’elisoccorso di Treviso.
Le vittime e i feriti sono di varie nazionalità, non solo italiani: tra le persone decedute già identificate ci sono cinque cittadini ucraini, un tedesco, e l'autista del mezzo, un italiano. Lo ha riferito all'Ansa il prefetto di Venezia, Michele Di Bari. I superstiti del disastro sono i 18 passeggeri rimasti feriti, dislocati in vari ospedali del Veneto: tra questi, 9 a Treviso (di cui due minori), 4 a Mestre, uno a Mirano ed uno a Dolo. Cinque dei feriti sono in gravi condizioni. Nel frattempo, all'ospedale dell'Angelo la prefettura ha creato un punto di accoglienza per i familiari delle vittime, composto da quattro psichiatri e due psicologi.
La linea ferroviaria tra Mestre e Venezia è stata sospesa a causa dell'incidente. L'Ulss 3 ha attivato il protocollo delle "grandi emergenze", che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali, e il richiamo al lavoro di personale di rinforzo.
