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Incidenti stradali San Donà di Piave / Via Lungo Piave Superiore

Mariachiara e Alessandro. «Belli e virtuosi». Il dolore della comunità

Le vittime dell'incidente di domenica sera a San Donà. Lavoratori e studenti. Lui capo scout. Lei commessa e matricola di Ca' Foscari. «Senso del dovere e voglia di fare». La città accanto alle famiglie. Il sindaco Cereser: «Un fatto sconvolgente»

La Seat Ibiza che perde aderenza sull'asfalto bagnato, mentre è diretta verso il ponte della Vittoria in centro a San Donà, da via Unità d'Italia. La macchina che va contro il guard rail del Lungo Piave superiore, proprio nel punto in cui il dispositivo di sicurezza si interrompe e la carreggiata si abbassa per consentire l'accesso alle case sotto al lungargine. La tragedia si è compiuta in un attimo domenica sera. Due dei giovani sandonatesi hanno perso la vita:  Alessandro Polato di 23 anni e Mariachiara Guida di 20.

Appena la cuspide del guard rail si è conficcata nell'auto dal finestrino anteriore, sul lato passeggero, uscendo dal lunotto posteriore in diagonale, ha travolto i due mortalmente e ferito un terzo giovane, R.B., ricoverato ma non in pericolo, risparmiando il conducente L.O., non positivo all'alcol, e il passeggero a fianco a lui, M.L. Tutti ventenni e residenti a San Donà i superstiti del doppio mortale. M., fidanzato di Mariachiara, è stato portato via sotto choc. Polato, 23enne di via Vespucci, era sul sedile posteriore a destra. Guida, studentessa e lavoratrice di Mussetta, si era messa dietro, al centro fra Alessandro e l'altro amico R.B. Lei, unica ragazza e più esile, era seduta tra i due giovani più robusti.

Ma per lei e Alessandro quei posti uno accanto all'altro sono stati fatali. Verso le 20 il giro era appena iniziato. Doveva essere una serata di divertimento ma tranquilla, prima di tornare ai loro impegni all'indomani dopo le vacanze di Natale. Invece l'impatto ha causato una tragedia di cui ancora nessuno in città riesce a capacitarsi. «Persone belle, tutte cresciute nei gruppi scout, alcuni stavano per diventare educatori di bambini e avevano ideali sani, senso del sacrificio e del dovere. Quello che è successo non si può spiegare», dice un amico.

Mariachiara, ex studentessa dell'istituto tecnico commerciale Alberti di San Donà, è una dei centini che si sono diplomati nel 2021. Figlia di un militare dell'Arma in servizio alla stazione dei carabinieri di Meolo, Beppe Guida, lascia la mamma Glenda Dei Rossi, originaria di Burano, e il fratello Federico. Matricola a Ca' Foscari aveva trovato lavoro da poco più di un anno come commessa in un outlet di via Rialto a Noventa di Piave. 

Alessandro, diplomato all'istituto Tecnico e Tecnologico Volterra di San Donà ha cominciato a studiare a Padova, come suo fratello, decidendo di guardare poi al mondo del lavoro. Da poco aveva trovato alla Fiel, ditta d'impianti elettrici di Ceggia, dove a breve avrebbe preso il posto. «Grande amante dei bambini, i suoi "lupetti" lo adoravano», dice un collega capo scout del gruppo San Donà 3. Li seguiva nei fine settimana, essendo cresciuto lui stesso fra gli scout. Alberto ha militato anche con Libera, rete di associazioni contro le mafie, la criminalità e l'illegalità. 

«La Città si è svegliata con una notizia che sconvolge e che ha immerso nel dolore 5 famiglie e moltissime persone - ha scritto il sindaco Andrea Cereser - Una preghiera per Mariachiara e Alessandro che hanno perso la vita nel tragico incidente, per i tre amici in auto con loro, per tutti i familiari e amici di questi ragazzi. Abbiano la forza di affrontare questo difficile momento, sentendo la vicinanza di tutta la comunità».

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