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Incidenti stradali San Donà di Piave / Via Caposile

Il Veneto orientale piange Carlo, morto a 23 anni

Ha perso la vita in un incidente frontale domenica sera, a Caposile, contro un'auto che avrebbe perso improvvisamente il controllo. La 36enne alla guida è ricoverata all'Angelo. Si indaga per omicidio stradale

La prima auto, una Alfa Giulietta, si è scansata appena in tempo: è stata colpita solo di striscio dalla Nissan Qashqai proveniente dalla direzione opposta, ha fatto un testacoda e si è fermata 50 metri più avanti, con il conducente sotto choc, ma incolume.

L'auto che seguiva, invece, ha fatto un frontale pieno. Alla guida c'era Carlo Simonetto, 23enne di Fossalta, morto praticamente sul colpo. I soccorritori del 118 hanno tentato una disperata manovra di rianimazione dopo che il suo corpo è stato estratto dalle lamiere, ma invano: alla fine si sono arresi e ne hanno dichiarato il decesso. La sua Peugeot 208 era completamente distrutta, di traverso in mezzo a via Caposile.

Nel frattempo anche la donna alla guida della Qashqai, una 36enne di Cavallino, è stata fatta uscire dall'abitacolo: viva, ma in brutte condizioni, è stata portata via in codice rosso e poi ricoverata all'ospedale dell'Angelo di Mestre, dove ora è in prognosi riservata.

I carabinieri di San Donà, arrivati sul posto, hanno eseguito gli accertamenti e ascoltato la testimonianza del ragazzo alla guida della Giulietta, anch'egli 23enne di Fossalta. È stato lui, in stato confusionale, a chiamare i soccorsi. Secondo una prima ricostruzione, la Qashqai, che procedeva verso Jesolo, sarebbe andata improvvisamente fuori controllo circa all'altezza del ristorante Vecio Piave, invadendo la corsia sinistra e schiantandosi contro le due macchine che viaggiavano in direzione opposta. Le ipotesi sulle cause della manovra errata sono tutte aperte: forse un malore, oppure un colpo di sonno, o una distrazione.

Sull'incidente, come atto dovuto, ora è aperto un fascicolo per omicidio stradale. I tre veicoli (tutti in regola con l'assicurazione) sono stati sequestrati e le persone coinvolte sottoposte agli esami tossicologici e dell'etilometro. Serviranno ulteriori indagini per fare piena luce sull'accaduto. Intanto tutta la comunità si stringe con dolore attorno alla famiglia di Carlo Simonetto.

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