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Tornano i martedì dell'Avogaria con il meglio della giovane drammaturgia italiana

Riparte la stagione di sei appuntamenti nel teatro veneziano. Si inizia il 15 novembre con lo spettacolo “Aspide, Gomorra in Veneto”

Sei appuntamenti con il meglio della giovane drammaturgia italiana. Inizia il 15 novembre 2022, ore 21, presso il teatro a l'Avogaria di Venezia (Dorsoduro 1607, Corte Zappa) il nuovo ciclo de “I martedì” de l'Avogaria, rassegna che porta in laguna le produzioni più interessanti della nuova scena teatrale.   

Si parte con “Aspide, Gomorra in Veneto” di Tommaso Fermariello con Gioia D’Angelo e Martina Testa. Protagoniste le vicende della società Aspide, il gruppo affiliato ai Casalesi, che tra il 2009 e il 2011 mise in ginocchio oltre 130 imprenditori di diverse regioni italiane. Aspide prestava denaro con tassi d’interesse impossibili, minacciava e picchiava a sangue i creditori insolventi, e li costringeva a cederle le loro attività tramite dei prestanome. Lo spettacolo ricostruisce il modus operandi dell’associazione, tra intercettazioni, parole del giudice e degli imputati. Si focalizza in particolare sulla storia di Rocco Ruotolo, che in un clima di omertà e terrore denuncia e collabora con la polizia, infiltrandosi nell’associazione e diventando persona fidata del boss.

L'omosessualità è al centro di “1939-Una vita a Domino” in programma il 22 novembre. Lo spettacolo di Alfredo Traversa narra la storia di Domenico, pescatore, che ha il culmine nell’anno 1939, deportato ingiustamente in un’isola della Puglia voluta dal Duce dove si rinchiudono gli omosessuali italiani. Lì vivrà amicizie con altri italiani tutti omosessuali, provenienti da varie regioni d’Italia, districandosi tra i dialetti regionali. Uno sguardo ironico e particolare dell’Italia di quel tempo attraverso tanti personaggi che sono interpreti di singolari circostanze di vita.

Attivismo politico ed immigrazione sono i binari su cui si snoda “Tempo orfano, la vera storia di Adam” (29 novembre). Lo spettacolo di e con Chiara Benedetti narra le vicissitudini di un giovane uomo che attraversa grandi distanze geografiche con un bagaglio di ironia, un sorriso sempre accennato e la ferma necessità di bellezza. La storia di un viaggio che percorre una rotta tra deserto e mare in una direzione intima alla ricerca di sè.

“Sono bravo con la lingua, una storia di fonemi, idiomi, linguistica e computer” con Antonello Taurino e Carlo Turati (6 dicembre) è un viaggio nella linguistica attraverso le curiosità più divertenti degli idiomi del mondo, un monologo nello stile di altri spettacoli di taurino: argomenti serissimi trattati in modo comicissimo. Qui è l’esilarante confessione di un docente di lingue antiche alle prese con la svolta lavorativa più destabilizzante della sua carriera: la possibilità di traferirsi in un’azienda hi-tech della silicon valley.

Il 13 dicembre va in scena “Commedia Rossa” di Alessia Giovanna Matrisciano con Marlon Zighi Orbi, Paolo Rossi, Lahire Tortora. Antonio Manichino detto “ama”, giovane di lotta comunista, viene introdotto alla militanza interna al partito da “luz”, il suo coinquilino, piu grande e decisamente piu disilluso di lui. Il partito ha appena subito un vuoto incolmabile: pochi giorni prima e improvvisamente è deceduto il compagno Moschetti, esponente di punta e fervido militante per oltre quarant’anni, c’è dunque bisogno di forze giovani per proseguire la lotta. Eppure l’entusiasmo di “ama” e la sua voglia di rivoluzione immediata fa a pugni con la strategia rigida e attendista del partito, mentre il compagno Moschetti inizia ad apparirgli di notte come un fantasma. Quando i primi dubbi cominciano ad assalirlo, “ama” si render a conto che nulla, ma proprio nulla, è come sembra.

Gran finale (20 dicembre) con “Agata, la guerra è delle donne”, di e con Ilaria Weiss. Agata è un racconto di racconti, è femmina, donna, bambina, vecchia senza età né appartenenza. Agata è come la guerra e la racconta, quella dentro e quella fuori, sua e di tutte le donne che sono parte della sua storia. Narra di quando fuori c’erano le bombe e lei era piccola e appuntita come uno spillo, racconta delle battaglie a colpi di secchielli di acqua di mare per appropriarsi della pista delle biglie, racconta della guerra della ragazza che fa la granita per tre euro all’ora, racconta della guerra di essere una barbie con la passione per l’idraulica e della susi della settimana enigmistica che ha bisogno del vostro aiuto per risolvere i suoi quesiti.

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