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Airbnb e Iuav: stipulato un patto per le case degli studenti

Finalizzato l’accordo tra l'università veneziana e la piattaforma per due borse di studio abitative a studenti meritevoli

È stato finalizzato l'accordo tra la piattaforma Airbnb e l'università Iuav di Venezia sul tema della locazione temporanea studentesca con l'erogazione di due borse di studio abitative per studenti meritevoli dell’ateneo per l’anno accademico 2020-2021. L’iniziativa fa seguito alle azioni promosse dall’università Iuav la scorsa primavera, che hanno portato alla definizione di un protocollo d’intesa per la “promozione della disponibilità alla locazione a studenti universitari di immobili nella città antica ordinariamente destinati ad affittanza turistica”, sottoscritto dai rappresentanti dell’Ateneo insieme a Città di Venezia, Confedilizia, ABBAV e Associazione AGATA. .

Un'intesa per incentivare la presenza studentesca a Venezia

La decisione da parte di Airbnb di attribuire borse agli studenti destinate al reperimento di alloggi segna un contributo importante nel quadro di una campagna generale per la ripresa della presenza studentesca a Venezia. Il protocollo prevede che l’incentivazione delle opportunità di locazione temporanea sia “perseguito attraverso la stipula di uno o più accordi tra università, enti pubblici, associazioni dei proprietari e altri soggetti interessati, rivolti alla sperimentazione di forme di locazione temporanea sostenibili dall’utenza studentesca e alla definizione delle modalità di comune interesse delle parti”. Parteciperanno all'accordo, inoltre, e in una versione perfezionata di prossima sottoscrizione anche l’Università Ca’ Foscari, l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio Benedetto Marcello che insieme a Iuav sono raggruppati in Study in Venice, polo internazionale di eccellenza dell’educazione superiore nel cuore della città lagunare. 

Come funzionano le borse di studio abitative

I due destinatari delle borse di studio abitative avranno accesso a un voucher utilizzabile tramite un codice univoco su Airbnb in un’unica prenotazione, e soggiorneranno così per 10 mesi in un alloggio all’interno del Comune di Venezia. L’abitazione verrà scelta dagli studenti e, a seconda della soluzione individuata, le borse di studio copriranno integralmente o parzialmente i costi di pernottamento. I destinatari saranno identificati dall’Università Iuav attingendo alla graduatorie regionali per il diritto allo studio. 

«Ringrazio il Rettore per aver avviato questo percorso. L’interlocuzione con l’Università Iuav ci è sembrata naturale visti il suo interesse scientifico e la sua competenza sui temi della città e dell’abitare - ha spiegato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb -. Tracciare una separazione netta fra turisti e residenti è anacronistico e auspichiamo che vi possa essere un diffuso dibattito su come semplificare la locazione abitativa ad uso transitorio per incentivarne l’uso. Quella di oggi è una piccola iniziativa all’interno di un confronto che speriamo possa continuare, anche allargando il confronto ad altre Università».

«L’iniziativa sta ponendo sempre più in primo piano il tema del rilancio della residenzialità in una città che da troppo tempo soffre di un grave sbilanciamento nel rapporto tra abitanti stabili e turisti - commenta Alberto Ferlenga, rettore dell’Università Iuav di Venezia -. Il ruolo degli studenti, da questo punto di vista, in una città che ne conta quasi 30.000 è fondamentale per la qualità della vita sociale cui essi contribuiscono».

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