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Comunali 2020 Giardini Papadopoli

Candidati di Verde Progressista: «Una pluralità di cui Baretta dovrà farsi interprete»

Capolista il presidente di Municipalità Gianfranco Bettin che ha presentato gli altri giovedì ai giardini Papadopoli. Non corrono Michele Mognato ed Enzo Castelli

«Da soli ci si condanna all'irrilevanza, con l'unione i risultati sono garantiti». Gianfranco Bettin, presidente della Municipalità di Marghera, che non ammette di esser capolista di Verde e Progressista e dice: «lo siamo tutti», ha presentato giovedì i candidati e le candidate della lista che sostiene Pier Paolo Baretta sindaco, ai giardini Papadopoli di Piazzale Roma. È una delle 5 liste, assieme a "Svolta in comune", il "Pd", "Venezia è tua" e "Idea comune per Mestre e Venezia" a sostegno di Baretta a primo cittadino e della coalizione di centrosinistra che lo appoggia. «Anche il sindaco uscente ha cercato alleanze, perché in fondo sa di non aver governato bene», dice Bettin.

Una provenienza varia quella dei candidati di Venezia Verde Progressista: esponenti delle Municipalità, come Bettin e Gianluca Trabucco (Chirignago Zelarino), due vice: Anna Messinis e Luciano Zennaro; consiglieri: Flavio Albertin, Michele De Col, Tony Marra, Lorenzo Visentin, l'ex presidente Flavio Dal Corso. Lucia Magagnato è una pediatra, presente nella mobilitazione contro l'inceneritore di Fusina, Camilla Seibezzi è attivista dei diritti civili, conosciuta per le favole gender che furono bandite dal sindaco uscente, Andrea Bonifacio è un curatore di mostre d'arte, in prima linea nella difesa del fragile equilibrio floro-faunistico degli Alberoni, e membro del Wwf, Paolo Perlasca, Diana Zancarello dello sportello casa e Roberta Pierobon avvocato a difesa dei diritti degli inquilini; il giornalista in pensione Giorgio Cecchetti ex militante di "Un'altra città possibile", la scrittrice Tiziana Plebani, l'architetto Valentina Fanti, la consulente educativa Eugenia Fortuni. La più giovane è una studentessa, Melania Scantamburlo, classe 2000. Ce n'è un'altra: Giovanna Buriagana. Chiara Sabbadini è una impiegata pubblica e Nicoletta Cipolato appartiene al mondo del commercio. Michela De Grandi lavora nella sanità, Gianni Foffano è un maestro del vetro di Murano, Sandro Pugnalin è un infermiere, Barbara Tagliapietra è un'artista, presidente di un'associazione di spettacolo, e attivista No Grandi Navi, per la casa e per l'ambiente. Dal mondo della scuola e dell'università: Elisabetta Lombardi, Maria Chiara Tosi (Iuav), Stefano Munarin (Iuav), Renata Mannise, Paola Vincenzi. Mancano i candidati alle liste delle Municipalità, che verranno presentati a breve, dice Bettin. Non si è candidato Michele Mognato. «Ho lavorato per sostenere la nascita di un movimento civico ambientalista e progressista e per costruire una alternativa credibile a Brugnaro - dice Mognato - . Dopo aver avuto incarichi importanti in politica ora sono un militante attivista. Nella vita si può essere in prima fila senza essere candidati», commenta.

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«Siamo una coalizione di forze diverse - continua Bettin - Baretta lo sa. E di questo è chiamato a farsi interprete. La sua posizione di rilievo al governo, l'esperienza sindacale e la venezianità per noi hanno giocato a suo favore - dice Bettin - Oltre al fatto che ha portato a Venezia una barca di soldi». «Ripartiamo dall'avere un'idea di città e da un modello di sviluppo - replica Baretta. La componente ambientalista è forte ed è presente in tutta la coalizione, come l'impegno per la residenzialità. A ogni tappa in centro storico e in terraferma - racconta il sottosegretario, che sta incontrando i cittadini in occasione della campagna elettorale - scopro abitazioni abbandonate, chiuse, in degrado. Si parte da un piano di riqualificazione, di trasformazione della residenza. Questa coalizione ampia - conclude Baretta - ha il diritto di riprendersi la città. La fatica della democrazia è un valore irrinunciabile: rimetteremo al centro municipalità e associazioni. Abbiamo un numero di candidati pari a quello delle liste più numerose, ma moltiplicato per 5 liste».

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