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Critiche al progetto della Via del Mare: «I Comuni possono ricorrere al Tar»

Zanoni (Pd): «Niente confronto con il territorio e una valutazione di impatto ambientale risalente a 15 anni fa»

A breve sarà aggiudicata la realizzazione della Via del Mare, autostrada che collegherà l'entroterra veneziano a Jesolo. «Si parla di settembre, poche settimane», riferisce il consigliere regionale Pd Andrea Zanoni, che critica aspramente il progetto: «Su questa opera grava una montagna di incognite irrisolte di cui Zaia e Sis, già concessionaria della Pedemontana e con le mani su quest'altro progetto, si mostrano incuranti».

Da una parte, spiega Zanoni, i sindaci attendono un confronto con la Regione per approfondire i dettagli e le conseguenze che la nuova arteria produrrà sui territori interessati. «Un esempio su tutti - specifica - è quello del Comune di Meolo, che subirà i maggiori impatti, legati soprattutto al traffico di chi deciderà di deviare in paese per evitare il pagamento del pedaggio». Contemporaneamente, a proposito di impatto, «ricordo a Zaia di aver presentato il mese scorso un'interrogazione per capire come si muoverà la giunta a fronte di una autorizzazione Via (valutazione di impatto ambientale) che è vecchia di 15 anni e che di fatto è carta straccia».

L'esponente dem ribadisce che «la procedura per la Valutazione di impatto ambientale è assolutamente da rifare, tenendo conto del clima che è cambiato, del rischio idrogeologico conseguente che è decisamente più grave, e pure del traffico che non è più quello di 15 anni fa. A dirlo sono la stessa Direttiva Via e i recenti pronunciamenti dei magistrati dei Tar italiani. Se i Comuni vogliono, possono bloccare questo progetto con un ricorso al Tar partendo dall'abbondante giurisprudenza in merito».

A tal proposito, Zanoni si rivolge proprio al sindaco di Meolo, definendolo «un illuso se pensa che ci saranno le esenzioni di pedaggio. Quello che dice circa lo spostamento della porta d'ingresso rimane aria fritta e non si è mai degnato di sottoporre la sua posizione al consiglio comunale di Meolo magari con una mozione o ordine del giorno con la sua proposta. Se ha intenzione di portare avanti questa proposta si confronti anche con i cittadini e spieghi cosa sarà questa Treviso-Mare, come abbiamo fatto noi con i consiglieri di minoranza e gruppi di opposizione con l'affollatissima assemblea pubblica del 29 giugno scorso. Abbia il coraggio di impugnare al Tar la Convenzione che contiene una Via obsoleta e dove non c'è traccia di questa sua proposta».

«La Via del Mare - conclude Zanoni - è un esproprio di un bene pubblico pagato da generazioni di cittadini per darlo in mano ad un privato e penalizzerà soprattutto i trevigiani, che da generazioni fanno quella strada gratuitamente. Sempre con la Sis, e grazie agli errori di Zaia, le esenzioni dei pedaggi di una settantina di Comuni, promessi per far digerire la Spv, sono scomparsi grazie alla modifica della convenzione».

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