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Martedì, 19 Marzo 2024
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Bronsa coverta: origine e significato di questa espressione tutta veneziana

La storia e gli usi nella lingua parlata di questo diffusissimo modo di dire del dialetto veneziano

«El xe na bronsa coverta!». Quante volte avete sentito dire o detto voi stessi questa frase riferendovi a qualcuno? Sarà capitato spesso di definire qualche vostro conoscente in questo curioso modo ma quando parliamo di "bronsa coverta" cosa intendiamo? Qual è l'origine e il significato letterale e figurato di questa espressione tanto diffusa del dialetto veneziano ma senza un vero e proprio corrispettivo nella lingua italiana? Scopriamolo insieme!

Dalla brace a un tratto caratteriale

Cominciamo spiegando il significato dei due termini che compongono questo modo di dire: "bronsa" e "coverta". Tutti quelli che hanno una certa dimestichezza con il dialetto veneziano sanno che la "bronsa" è la brace e l'aggettivo "coverta", invece, sta per "coperta", ovvero qualcosa di ricoperto da qualcos'altro. La "bronsa coverta" è quindi letteralmente la brace coperta, cioè quella che rimane nascosta sotto lo strato più superficiale del carbone usato nel camino o nel barbecue. Questo modo di dire, però, viene utilizzato per definire un particolare tipo di carattere delle persone, spesso attribuito ai più giovani, e cioè tutti quelli che all'apparenza sembrano tranquilli, educati e anche un po' anonimi ma sotto sotto si rivelano essere vivaci, peperini e dei veri e propri talenti nascosti. Questo modo di dire può essere usato sia come un complimento, per tutte le persone che valgono molto di più di quello che danno a vedere, sia come critica, per coloro che sembrano innocui ma sotto sotto sono un po' pericolosi. 

Ma cosa c'entra quindi la brace con il significato figurato di questa espressione? È più semplice di quello che si pensa.

La metafora dei carboni ardenti

Non tutti sanno il motivo per cui quest'espressione dialettale si serva della metafora del carbone per poter esprimere al meglio il suo significato. Questo detto fa, infatti, riferimento a quei pezzi di carbone (le "bronse") che si nascondono sotto la cenere e che continuano a bruciare per molto tempo, anche a fuoco spento. Le cosiddette "bronse" se toccate per sbaglio togliendo la cenere con le mani sono in grado di causare delle dolorose vesciche e hanno perfino la capacità di creare degli incendi. I tizzoni nascosti, infatti, se gettati insieme alla cenere vicino a qualcosa di facilmente infiammabile possono causare incendi involontari dentro casa. Alle cosiddette "bronse", infatti, basta "venire all scoperto" e avere un contatto con l'ossigeno presente nell'aria per tornare ad ardere creando così il rischio di far accendere e propagare il fuoco in tutta l'abitazione. Allo stesso modo, le persone che sembrano calme e innocue come la cenere spenta possono nascondere al loro interno dei "tizzoni" che se dovessero venire alla luce avrebbero il vero e proprio potere di stuzzicare il fuoco con il loro caratterino. Le "bronse coverte" sono tutto questo e c'è chi crede che l'espressione sia diffusa solo in questa regione proprio perché si pensa che questo modo di essere sia tipico dei veneti ma le "bronse coverte" sono un po' dappertutto, quindi, meglio fare attenzione a non giocare troppo con il fuoco, anche quando sembra spento!

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