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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Perché sulla facciata di Ca' Vendramin Calergi è inciso il motto dei Templari

Come mai sulla facciata del Casinò di Venezia compare la scritta dei cavalieri templari: "Non Nobis Domine: Non a noi Signore"

Non tutti lo sanno ma c'è uno stretto legame tra i templari e il Casinò di Venezia, meglio conosciuto in città come Ca' Vendramin Calergi. Oggi sede di diversi eventi importanti cittadini oltre che del casinò e del nuovo ristorante di Alessandro Borghese, Il lusso della semplicità, ma Ca' Vendramin Calergi è uno dei più affascinanti palazzi veneziani con una storia antichissima e lagata addirittura ai cavalieri templari. 

Sulla facciata di questo sontuoso palazzo, uno dei massimi esempi di architettura rinascimentale veneziana, infatti, è possibile trovare, ancora oggi, una scritta che rappresenta una parte del motto dei templari: "Non Nobis Domine: Non a noi Signore" ed è solo un pezzo di una frase presa da un salmo dell'Antico Testamento che per intero è così composta: "Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam", cioè: "Non a noi Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria".

Questo palazzo che si affaccia sul Canal Grande è stato costruito nel '400 da Andrea Loredan su un progetto di Mauro Codussi, per poi essere portato a termine dai Lombardo. Fu proprio il committente a volere che sulla facciata del palazzo venisse scolpita questa frase e ci sono voci che parlano di una vicinanza ai valori dell'Ordine del Tempio. 

La seconda parte del motto dei templari, oggi scomparsa, era molto probabilmente presente su un'ala del palazzo che venne poi demolita successivamente a un brutto omicidio avvenuto proprio in quel luogo, quello di Francesco Querini Stampalia ucciso dai sicari dei fratelli Grimani. Al posto di quell'ala venne eretta una colonna, la cosiddetta colonna di infamia, con un'iscrizione:"Per haver contro la pubblica libertà, nelle proprie case barbaramente condotto et con moltissime archibugiate interfetto Francesco Querini". Anche la colonna, però, fu distrutta nel 1660 dai Grimani che, dopo essere stati banditi da Venezia, tornarono in città e in possesso dei loro beni e misero di nuovo mano sul palazzo di Ca' Vendramin Calergi rendendolo così come lo vediamo oggi. 

Estinta la famiglia Grimani, i nuovi proprietari del palazzo decisero di conservare la scritta per allontanare la mala fortuna. 

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