rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Carpenedo Bissuola / Via Bissuola

Sopralluogo vasca di Carpenedo Bissuola. Brugnaro: «Una risposta agli effetti del cambio climatico»

Impianto per mettere in sicurezza la città da 20.4 milioni di euro. Riutilizzata l’area del depuratore a ridosso dell’Osellino. Demolizione dei manufatti esistenti, costruzione delle due nuove vasche e opere elettro-meccaniche di telecontrollo

Un intervento da oltre 20 milioni di euro e mercoledì mattina il sopralluogo del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro al cantiere dove sono iniziati i lavori per la costruzione della vasca di accumulo delle acque meteoriche nell’area di Carpendo-Bissuola a Mestre. Con il progetto si procede nel riordino idraulico della zona di Carpenedo, deviando le acque meteoriche di un’area di oltre 550 ettari, oggi convergenti verso l’idrovora di Campalto con portata limitata, verso il fiume Marzenego con una maggiore capacità di smaltimento.

«Stiamo realizzando un impianto per mettere in sicurezza la città - ha spiegato il sindaco - si tratta di uno dei più importanti presenti in Italia e sarà operativo a metà del 2025. È in corso di costruzione la vasca che servirà a raccogliere le acque delle grandi piogge per evitare le alluvioni con un’attenzione all’ambiente. Stiamo lavorando per la tutela del territorio e per dare risposte operative agli effetti dei cambiamenti climatici».

Riduzione del rischio idraulico

Il bacino è delimitato verso sud dal canale Osellino e a nord dal canale scolmatore di Marzenego e parte del più vasto bacino di bonifica di Campalto. L’intervento, che prevede un investimento di 20.4 milioni (fondi attesi dal piano delle Acque negli anni del dopo alluvione del 2007 a Mestre) è rivolto alla riduzione del carico inquinante in laguna (incrementando la depurazione) e a minimizzare il rischio idraulico della terraferma veneziana. Si inserisce nel programma di opere progettate – e in parte già realizzate, come la nuova vasca di prima pioggia e l’impianto idrovoro di via Torino – previste dal progetto generale delle fognature della terraferma veneziana per ridurre gli sfiori in acque superficiali e garantire la sicurezza idraulica del territorio. Al sopralluogo anche Andrea Razzini, direttore generale di Veritas, che ha appaltato e progettato l’opera di concerto con il Comune di Venezia e il Consiglio di bacino.

L'intervento

Innanzitutto è previsto il riutilizzo dell’area del depuratore in disuso a ridosso dell’Osellino: le acque meteoriche verranno intercettate e qui convogliate in una vasca di prima pioggia, profonda 10 metri e con una capacità di 15 mila metri cubi d'acqua (15 milioni di litri), nella quale verrà trattenuto, durante le piogge intense, il primo flusso inquinato dal dilavamento delle strade, per inviarlo nelle 48 ore successive a trattamento nell’impianto di depurazione di Campalto, riducendo così il carico inquinante in laguna.

Una volta riempita la vasca, le acque di seconda pioggia – quelle che cadono dopo che la prima pioggia ha dilavato gli inquinanti dal terreno – confluiranno per portate fino a tre metri cubi al secondo in una vasca di sedimentazione. Lo stesso impianto idrovoro garantisce lo scarico diretto nell’Osellino. Le acque fognarie civili continueranno invece a essere avviate, mediante un impianto di sollevamento, all’impianto di depurazione di Campalto. L’intervento comprende la demolizione dei manufatti esistenti, la costruzione delle due nuove vasche, l’adeguamento dei collettori fognari, la realizzazione delle opere elettro-meccaniche e di telecontrollo per assicurare il funzionamento in automatico e il monitoraggio del sistema.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sopralluogo vasca di Carpenedo Bissuola. Brugnaro: «Una risposta agli effetti del cambio climatico»

VeneziaToday è in caricamento