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Lunedì, 29 Aprile 2024
Mestre Mestre Centro / Galleria Teatro Vecchio

Blitz della Squadra Mobile, svuotato il covo dello spaccio in centro

Cinque stranieri arrestati in un appartamento di lusso in Galleria del Teatro Vecchio. Immobile diventato quartier generale dei traffici di sostanze: sequestrate dosi e materiali. Il proprietario confinato all'interno, condizioni fatiscenti

Cinque stranieri arrestati. Il covo dello spaccio in centro a Mestre smantellato in un blitz della Squadra Mobile veneziana, giovedì sera. I fermati, tunisini tutti tra i venti e i trent'anni e senza permesso di soggiorno, avevano trovato il modo di trasformare l'appartamento di lusso del figlio di un imprenditore mestrino nel quartier generale dei loro affari in Galleria Teatro Vecchio, cuore dello shopping cittadino. Dopo giorni di appostamenti i poliziotti sono entrati nell'immobile ridotto in condizioni fatiscenti e all'interno vi hanno trovato il proprietario, un mestrino sui cinquant'anni confinato in una delle stanze della casa, praticamente a disposizione dei pusher, con la sua fidanzata.

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Approfittando probabilmente della fragilità e della condizione precaria, per via di una lunga storia di dipendenza dell'uomo, i cinque spacciatori, assuntori a loro volta, due con precedenti e gli altri più giovani incensurati, hanno guadagnato spazi sempre più ampi, trasformando l'abitazione in un nascondiglio dove portare gente e occultare droghe: cocaina, hashish, bilancini, materiale per confezionare le dosi, tutto ritrovato dalla polizia. Un via vai continuo che a un certo punto per il vicinato è diventato insostenibile. E impossibile da controllare per lo stesso proprietario, probabilmente incapace di fermare le pretese sempre più pressanti dei trafficanti e di porre fine a una situazione fuori controllo. Così, da un lato le segnalazioni e dall'altro i controlli e i servizi straordinari di sorveglianza del territorio fino in centro, hanno portato a scoperchiare il vaso giovedì verso le 19, quando i poliziotti della Mobile supportati dalle Volanti hanno fatto irruzione in casa e hanno portato via gli stranieri.

Processati per direttissima sono stati convalidati a piede libero ieri, fino all'udienza prevista per il 22 dicembre. Per tre di loro è scattato l'obbligo di firma, gli altri due hanno avuto il divieto di dimora. L'appartamento è stato trovato senza luce né utenze, al limite delle condizioni igienico-sanitarie: nel frigo gli agenti hanno scoperto del pesce avariato. Uno dei fermati, secondo il legale che li assiste, l'avvocato Marco Zanchi, la sera del blitz aveva messo piede in quella casa per la prima volta. Un altro per cui era stata chiesta la custodia in carcere ha alle spalle sei o sette processi per droga.

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