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Venerdì, 26 Aprile 2024
Centro Marghera

Arrestato per lesioni gravissime il "picchiatore" di Gabriele Sinopoli

G.D.S., 28enne residente a Marghera, è finito ai domiciliari con l'accusa di aver picchiato il 2 settembre scorso il 64enne pensionato in via Verdi a Mestre. Non avrebbe precedenti penali

L'hanno arrestato. G.D.S., 28enne residente a Marghera, ha ricevuto un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per lesioni gravissime. Il giovane, infatti, è accusato di essere stato lui a picchiare e a ridurre in coma Gabriele Sinopoli, il 64enne mestrino preso a pugni domenica 2 settembre in zona via Verdi. Il gip Antonio Liguori ha deciso di firmare l'ordinanza ritenendo che la condotta del 28enne non avesse avuto il chiaro scopo di causare la morte dell'ex promotore finanziario, colpito con alcuni pugni in testa che a distanza di poco più di due giorni ne hanno causato il ricovero in ospedale per una grave emorragia cerebrale. Il pubblico ministero Stefano Buccini, invece, aveva chiesto che il 28enne venisse arrestato per tentato omicidio.

Le condizioni del 64enne continuano a essere preoccupanti, nonostante l'operazione al cervello che l'ha riguardato sarebbe stata superata. Continua in ogni caso a essere in pericolo di vita.

Il pm, come detto, aveva richiesto la carcerazione del giovane, intestatario della Renault Megane su cui poi sono stati fermati e identificati i sei amici dopo l'aggressione domenica 2 settembre. Gli inquirenti sono convinti che sia lui il "capo" del branco. Il gip comunque ha deciso che gli arresti domiciliari sarebbero stati sufficienti.

 

"Chiediamo misure a chi di dovere. Non possiamo più tollerare di vivere in una situazione di insicurezza - aveva dichiarato Anna Sinopoli, la sorella dell'aggredito, che si trovava accanto a lui in macchina il giorno del pestaggio - Mio fratello è un gentleman, aveva tirato giù il finestrino per farli ragionare. Quando si è svegliato ha detto solo che erano dei balordi e che erano dei picchiatori professionisti. Per la violenza dei colpi. E' giusto che si ponga un freno - ha concluso Anna Sinopoli, intervistata da La Vita in Diretta - E' giusto che chi fa certe cose sappia che non le può reiterare. Cosa che invece ora purtroppo succede".

 

Il 28enne sarebbe molto dispiaciuto per quanto accaduto, tanto che avrebbe già scritto una lettera di scuse alla famiglia Sinopoli, inviata dall'avvocato Giorgio Pietramala al legale Renato Alberini, che segue a livello legale alcuni parenti del 64enne.

 

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