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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Pusher arrestato con l'eroina dopo un inseguimento nel bosco

I poliziotti lo hanno bloccato nell'area di Favaro dopo aver assistito all'incontro con un cliente. Aveva con sé 170 grammi di sostanza

Gli scambi di eroina tra lo spacciatore e gli acquirenti avvenivano nel bosco di Favaro. È lì che i poliziotti del commissariato di Mestre, venerdì scorso, hanno pedinato un sospetto pusher e lo hanno colto in flagrante. Lui ha tentato di fuggire e gli agenti gli sono corsi dietro, tra fossati e cespugli, riuscendo alla fine a bloccarlo. Completamente coperti di fango, hanno fatto rientro in commissariato insieme allo spacciatore, che con sé aveva 171 grammi di eroina, ritagli di nylon ed un bilancino di precisione.

Le indagini erano iniziate qualche tempo prima: il pusher, T. O., ventunenne tunisino, era già stato arrestato a settembre dello scorso anno, sempre perché coinvolto in episodi di spaccio, e sottoposto all’obbligo di firma. I poliziotti hanno continuato a tenerlo d'occhio, fino al pedinamento decisivo avvenuto venerdì.

Al termine dell'inseguimento hanno anche perquisito la stanza del giovane, che alloggia in un b&b, trovando 415 euro in contanti. A quel punto il pusher è stato arrestato e portato in carcere a Padova. Secondo la polizia, questo arresto «conferma che l’eroina non sia esclusivo appannaggio dei nigeriani, ma anche i nord africani sono parte attiva nell’attività di spaccio» di questo tipo.

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