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Violenza in centro a Mestre, un ferito grave. Appelli alla sicurezza

Un uomo arrivato all'ospedale con ferite di arma da taglio. Preoccupati residenti e commercianti, Confesercenti chiede di potenziare la vigilanza

Due persone finite all'ospedale con ferite di arma da taglio, una in modo più grave. L'episodio di violenza si è verificato ieri, 18 luglio, attorno all'ora di pranzo, nel centro di Mestre. Un uomo senegalese di 42 anni è stato soccorso dall'ambulanza in via Olivi. Sanguinava, aveva riportato un grave trauma toracico ed è stato ricoverato con prognosi riservata. Un altro, un 38enne connazionale del primo, è giunto all'ospedale autonomamente, negli stessi minuti. Le sue condizioni sono considerate meno serie.

I contorni della vicenda sono da accertare. Non è chiaro se i due abbiano avuto uno scontro con altre persone o se si siano feriti a vicenda, così come non sono appurati, per ora, i motivi della violenza: è possibile che l'episodio sia legato al mondo dello spaccio di droga, ma non sono escluse altre ipotesi. I carabinieri indagano per ricostruire l'accaduto.

In questi giorni gruppi di residenti e negozianti si stanno mobilitando proprio sul tema della violenza, segnalando che alcuni problemi normalmente più legati alla zona della stazione si sono spostati verso il centro di Mestre. Una parte di queste rimostranze sono state raccolte dal coordinamento "No degrado e mala movida", con l'obiettivo di scrivere alle autorità per chiedere maggiore sicurezza. In Riviera XX Settembre, pochi giorni fa, il questore ha fatto chiudere il bar "10mila" dopo che le forze dell'ordine avevano riscontrato come il locale fosse divenuto «luogo di abituale frequentazione di soggetti pregiudicati» e «punto di riferimento per gli assuntori di stupefacenti».

Sul tema interviene Alvise Canniello, direttore della Confesercenti metropolitana: «La gestione della sicurezza è il tema chiave per Mestre ed è la vera partita, soprattutto in termini di immagine, su cui ci stiamo giocando il prossimo futuro. Se è vero che la sicurezza è stata già posta al centro dell'agenda politica delle varie amministrazioni che si sono alternate, è evidente che la questione è ancora aperta. Apprezziamo il lavoro del prefetto e del questore ma al tempo stesso rinnoviamo l'invito a potenziare la vigilanza e ribadiamo la necessità di soluzioni tempestive».

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