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Lunedì, 29 Aprile 2024
Mestre

Baldin: «Una consulta dopo gli incidenti a Mestre». Martini: «L'avevamo detto»

Domenica l'Audi in bilico sulla ringhiera del cavalcavia, verso corso del Popolo, sospesa nel vuoto dopo aver sfondato il guardrail. Salvo l'autista. Il 3 ottobre sul tratto che porta in tangenziale, nella strage del bus sono morte 21 persone

Un altro incidente sul cavalcavia di Mestre, domenica, e l'autista si salva solo perché il caso ha fatto in modo che l'Audi che guidava in direzione Corso del Popolo, da Venezia, si sia bloccata in bilico sulla ringhiera dopo aver sfondato il guardrail, con la parte anteriore sospesa nel vuoto. A distanza di oltre tre mesi nuovo schianto sulla rampa dove nella strage del bus del 3 ottobre 2023 hanno perso la vita 21 persone. «Bisogna ripristinare la Consulta regionale per la sicurezza stradale, mai convocata né resa operativa», afferma la capogruppo del MoVimento 5 Stelle nel Consiglio veneto, Erika Baldin, in risposta alla giunta di palazzo Balbi che ha parlato degli investimenti di oltre 105 milioni di euro in materia, dal 2016 a oggi. L’occasione è stata data da un’interpellanza della stessa consigliera, all’indomani della tragedia del 3 ottobre, quando aveva chiesto all’esecutivo regionale di attivare tutti gli interventi per la sicurezza, specie nei luoghi ricadenti in area regionale. L’ente, già dal 2020, aveva stanziato 35 milioni aggiuntivi per la manutenzione di ponti e viadotti di propria spettanza, a favore di Veneto Strade.

«Non siamo nelle condizioni di dire se i fondi stanziati dalla giunta siano pochi o tanti - continua Baldin - sta di fatto che rimangono zone da sistemare con urgenza». Il riferimento è alla scampata tragedia di domenica. «Solo per miracolo non c’è scappato il morto ancora una volta -mosserva la coordinatrice metropolitana del M5S - ed è così ogni giorno, dalla strada Romea che ha il record dei lutti alle arterie regionali e provinciali. Ben vengano i bandi diramati dalla Regione - conclude - per le strade di altri enti pubblici e i sostegni ai Comuni, ma urge la convocazione della Consulta per la sicurezza stradale, creata per legge ma mai convocata né tantomeno resa operativa».

Sulla stessa linea in Comune la posizione del consigliere Giovanni Andrea Martini ("Tutta la Città Insieme!"). «Da un anno denunciamo la pericolosità del tratto interessato dalla sfiorata tragedia sul cavalcavia. L’errore è quello di non ascoltare e sottovalutare. Avevamo depositato un'interrogazione segnalando all’ Amministrazione la pericolosità della rampa di via Libertà, che si immette dalla tangenziale all’incrocio del cavalcavia, spesso fin troppo trafficata. Pericolosità che aumenta anche per via del transito di camion e per l’immissione della viabilità da Marghera. L’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, ci ha risposto che mettere un autovelox lì è troppo complicato, che sostanzialmente non è un tratto pericoloso e che stanno effettuando dei monitoraggi costantii, ma dopo una tragedia sfiorata si continua a lasciare le cose come sono. Ci auguriamo si intervenga per scongiurare altri brutti incidenti».

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