rotate-mobile
ViviVenezia

ViviVenezia

A cura di Gianluca Anoè

Tante idee per vivere Venezia al meglio: segui il nostro blog per rimanere aggiornato sulle novità più interessanti su locali e ristoranti, attività all'aria aperta, shopping, eventi e sport. Per sfruttare al meglio il tuo tempo libero e... scoprire i piccoli tesori vicino a casa. Vuoi diventare protagonista del blog? Inviaci la tua segnalazione.

ViviVenezia

Le dieci più belle maschere di Carnevale: storia, origini e curiosità dalla Commedia dell'Arte a oggi

La Commedia dell'Arte è quel genere letterario nato in Italia a partire dalla metà del Cinquecento e concluso alla fine del Settecento. Caratteristica della Commedia dell'Arte era il mettere in scena una rappresentazione improvvisata, senza copione, dove a personaggi variabili si affiancavano personaggi fissi: alcuni con maschera, altri con un costume sempre riconoscibile, altri ancora con connotati fisici e caratteriali ben definiti sebbene a tratti anche leggermente mutevoli. Dallo Zanni, il servo, che col tempo a seconda delle caratteristiche si trasformò da servo furbo a servo sciocco, ai "vecchi" come il padrone, all'immancabile figura femminile delle astute servette, in grado di "elevare" nell'orgoglio proprio quelle donne altrimenti rappresentate dalle "spente" giovani padrone. Un cambiamento rispetto al passato che andò di pari passo con la necessità di dare vita a un teatro più complesso del precedente con la possibilità, attraverso la vendita dei biglietti, di fare in modo che chiunque potesse usufruirne.

Carlo Goldoni e la riforma

Fu proprio Carlo Goldoni, piano piano, a riformare un genere teatrale che aveva dato i natali alle maschere ma non propriamente una vita essendo queste rimaste neglia nni "ferme", stereotipate, fisse in interpretazioni e battute che ormai erano divenute incapaci di emozionare ancora lo spettatore. Goldoni, dunque, alle maschere sostituisce i caratteri colti nella loro individualità ma anche varietà psicologiche. Non solo: le contestualizza in un ambiente riproducendo un qualcosa di verisimile. Non più improvvisazione dunque ma storie ben precise e corrispondenti ad un copione. Da questa rivoluzione le maschere rimasero nell'immaginario collettivo come memoria allegorica di vizi e virtù della popolazione delle varie parti d'Italia anche dopo la morte del teatro che le ha consacrate caratterizzando costantemente la festa del Carnevale, nata già nel 1296 con un editto della Serenissima, ma arrivata al suo massimo splendore proprio nel Settecento, epoca che lo lanciò definitivamente anche in tutta Europa.

Le maschere

Le dieci maschere rimaste ancora oggi famose e vive se non nei costumi certamente in filastrocche, modi di dire e tradizioni sono:

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le dieci più belle maschere di Carnevale: storia, origini e curiosità dalla Commedia dell'Arte a oggi

VeneziaToday è in caricamento