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Capodanno, Silb-Fipe: «Vigilare contro le feste abusive»

L'appello del sindacato dei locali da ballo: «Ci auguriamo che, dopo due anni all'ombra della pandemia, si ritorni laddove il divertimento è tutelato, in sicurezza e nel pieno rispetto delle regole»

«Finalmente si torna a festeggiare. Ma le autorità preposte vigilino contro il fenomeno dell’abusivismo». Sono le parole di Franco Polato, presidente di Silb-Fipe Confcommercio Metropolitana di Venezia e Rovigo, che fa eco al presidente nazionale del sindacato dei locali da ballo, Maurizio Pasca. «Ci auguriamo che, dopo due anni all’ombra della pandemia, dove hanno proliferato feste abusive, happening improvvisati e violazione di ogni regola da rispettarsi, si ritorni laddove il divertimento è tutelato, in sicurezza e nel pieno rispetto delle regole: nei locali da ballo autorizzati e presidiati dalla professionalità degli imprenditori e in collaborazione con le forze dell’ordine».

Ed è sul tema “abusivismo” che Polato si sofferma ancora. «Per noi sono stati anni difficili: il 25% delle attività sono state definitivamente chiuse, inoltre c’è stato un 20% di attività illegali confermate. Il timore è che ci possa essere un proliferare di situazioni di abusivismo anche per la festa di Capodanno; per questo chiediamo a gran voce che le autorità competenti vigilino, a tutela delle migliaia di imprenditori che svolgono questo lavoro con onestà e rispetto delle regole. Abusivismo significa violazione della sicurezza, per noi prioritaria, ma anche concorrenza sleale, che si traduce in evasione fiscale». Franco Polato vuole superare l’amarezza del recente passato e guarda con ottimismo non solo al conto alla rovescia per San Silvestro e capodanno, ma anche per tutto l’anno 2023, guardando anche alla grande ripresa dei flussi turistici che promette bene per la prossima stagione estiva, non solo nelle località balneari, ma anche nelle città.

«È finito un ostracismo contro un settore che forse più di tutti ha pagato, in termini materiali ma anche di occupazione e di immagine, per le misure emergenziali spesso incongruenti con la effettiva situazione che si stava vivendo. Adesso si torna letteralmente in pista ed è tempo di lasciare che a parlare sia la buona musica in ambienti protetti e sicuri - conclude Polato -. In questi anni abbiamo continuato con le nostre campagne di sensibilizzazione  rivolte ai giovani per il consumo consapevole e misurato di alcolici e per la sicurezza stradale, grazie anche al supporto di esperti delle Ulss, delle forze dell’ordine, della magistratura, delle scuole e di Confcommercio; abbiamo implementato la rete delle discoteche provviste di  defibrillatore: divertiamoci dunque in sicurezza, divertiamoci dove il divertimento è sicuro e rispettoso delle regole».

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