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Martedì, 30 Aprile 2024
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Salone dell’Alto Artigianato Italiano: «Perle di vetro e merletti, patrimoni culturali immateriali da tutelare»

All'evento in Arsenale, tra le presenze eccellenti spiccano la perla di vetro veneziana  e l’arte dei merletti di Burano

Conoscenza, abilità manuale e tutela delle tradizioni saranno i temi del Salone dell’Alto Artigianato Italiano. La prima edizione della manifestazione, ospitata all’Arsenale di Venezia dal 28 settembre al 1° ottobre, apre ufficialmente giovedì con il taglio del nastro fissato alle ore 11.30 alla presenza del sindaco, Luigi Brugnaro, e del ministro per le riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati. Tra le presenze eccellenti in Arsenale, che spaziano attraverso una grande varietà di materiali e di provenienze dalle diverse regioni italiane, spiccano la perla di vetro veneziana - una realtà che affonda le radici nel tessuto lagunare e che, grazie alla sua unicità e specificità, è riuscita ad imporsi all’attenzione internazionale -  e l’arte dei merletti, una tradizione plurisecolare che ebbe la sua massima espansione tra il 500 e il 700.

«Sono orgogliosa che questa prima e prestigiosa edizione del Salone dell’Alto Artigianato ospiti le eccellenze artigianali che hanno contraddistinto la storia millenaria di Venezia - commenta Ermelinda Damiano, presidente del consiglio comunale -. Ho fortemente voluto e promosso la partecipazione al Salone delle merlettaie di Burano e Pellestrina e del Comitato per la salvaguardia dell’arte delle perle di vetro veneziane e la loro presenza in Arsenale è il giusto tributo alle tradizioni veneziane plurisecolari che sono espressione di un’artigianalità di altissimo livello, di saperi straordinari simboli della cultura e dell’identità della nostra città e delle sue isole. È la doverosa valorizzazione di due “saper fare” riguardanti lavorazioni artistiche e artigianali storicamente tramandate di generazione in generazione e tutt’oggi vissute come elemento di identificazione sociale. Un grande patrimonio di persone e amore per Venezia».

L’arte delle perle di vetro è strettamente legata alla ricchezza delle conoscenze e alla padronanza di una materia, il vetro, e di un elemento, il fuoco. Quest’arte, che riunisce saperi condivisi e tecniche consolidate, rinvia a procedimenti e a strumenti artigianali particolari e include diverse fasi e modalità di lavorazione: attraverso le sue diverse lavorazioni - perle a “lume” (avvolgimento di vetro fuso alla fiamma intorno a un bastoncino di metallo), perle da “canna” (taglio e molatura di canne di vetro forate), infilatura di minuscole perline di vetro (dette conterie), realizzazione in fornace di canne di vetro.

Grazie all’impegno e alla caparbietà di un gruppo al femminile, riunito sotto il nome di Comitato per la salvaguardia dell’arte delle perle di vetro veneziane, la XV sessione del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del Patrimonio culturale intangibile dell’Unesco ha ufficialmente inserito, nel 2020, l’arte delle perle di vetro nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. La candidatura, proposta da Italia e Francia, con l’Italia capofila, è stata coordinata dai ministeri per la cultura dei rispettivi Paesi e appoggiata dal Comune di Venezia e dalla Regione del Veneto. Per la città di Venezia si tratta della prima iscrizione di un elemento immateriale nella lista Unesco.

Dal 28 settembre al 1° ottobre, il Comitato per la salvaguardia della perle di vetro veneziane sarà quindi all’Arsenale, nella Tesa 92, per testimoniare e dare dimostrazione di quest’arte che ha oggi in mano uno strumento in più per farsi conoscere e per difendere la propria identità.

Altra importante testimonianza, ospitata alla Tesa 99, è quella dell’arte del merletto, parte della mostra I mestieri dell’arte, progetto speciale di Fondazione Musei Civici di Venezia. Tra le realtà presenti, la “Fondazione Andriana Marcello, centro del merletto di Burano, ente morale” accanto alla Scuola di merletto a fuselli di Pellestrina A.C.S. "Murazzo", unite nell'obiettivo di salvaguardare l’arte mirabile del merletto e farne conoscere le diverse tipologie, oltre che nellimpegno per ottenere il riconoscimento dall’Unesco per  I saper fare l’Arte del Merletto Italiano.

Il centro studi trova sede all’interno del Museo del Merletto di Burano, dove sono custoditi prestigiosi manufatti trinati e dove alcune maestre merlettaie lavorano facendo vedere ai visitatori quale perizia, arte e tempo siano necessari per la realizzazione delle loro opere. Il ghipur, la rete, la smerlatura, partendo da una orditura semplice prestabilita fino ad arrivare al disegno: l’arte del merletto, sia esso ad ago che a fusello, richiede un’esperienza che oggi viene tramandata da poche mani esperte.

La Scuola del merletto a fuselli di Pellestrina A.C.S "Murazzo" da oltre trent’anni si occupa di tramandare l’arte del merletto a tombolo alle nuove generazioni. Collabora con le scuola secondarie nei laboratori con i ragazzi e con Fondazione Musei Civici per  I Venerdì del Merletto presso il Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia, e con la Rete dei Merletti attiva in tutt’Italia per la candidatura di quest'arte nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco

La presenza della Fondazione Andriana Marcello e di A.C.S "Murazzo" al Salone ha lo scopo, quindi, di mantenere vivo l’interesse intorno al merletto, affinché anche le nuove generazioni possano avvicinarsi a questa antica arte che non racchiude solamente tecniche particolari, ma che è anche testimonianza tangibile di un’antica lavorazione che ha saputo superare i confini e resistere attraverso i secoli.

Promossa dal Comune di Venezia e organizzata da Vela Spa nell’ambito del progetto “Venezia e la sua laguna: gestione e valorizzazione dei flussi turistici”, la manifestazione è finanziata dal Ministero del Turismo per la valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Partner del Salone saranno Camera di Commercio Venezia e Rovigo, American Express, Venice World Sustainability Capital Foundation, CNA Venezia, Confartigianato, Fondazione Musei Civici Venezia, oltre a Venis, AVM Spa e Veritas. Partner tecnico Artemest e Henoto spa.

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