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Lunedì, 29 Aprile 2024
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La Collezione Peggy Guggenheim chiude il 2023 con oltre 378mila visitatori

Prosegue fino a marzo la mostra dedicata a Marcel Duchamp, in attesa dell’apertura della grande retrospettiva che vedrà protagonista Jean Cocteau

Il 2023 si è concluso con ottimi numeri per la Collezione Peggy Guggenheim, che ha registrato oltre 378mila presenze durante i 315 giorni di apertura, con una media giornaliera di 1.200 ospiti, chiudendo così l’anno pressoché in pari con il 2022. A questa cifra si aggiungono oltre 5mila persone che hanno visitato la collezione in occasione di inaugurazioni, eventi istituzionali, corporate e privati, e oltre 10mila partecipanti a Public Programs, Kids Day, programmi di accessibilità, visite legate al progetto A scuola di Guggenheim.

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«Siamo soddisfatti dei risultati - commenta la direttrice Karole P. B. Vail -. In un anno che ha visto Venezia ospitare la Biennale di Architettura, nonché importanti rassegne d’arte organizzate dalle istituzioni cittadine, il nostro museo ha registrato un eccellente numero di visitatori, che è andato oltre le aspettative. Siamo entusiasti di come critica e pubblico abbiano accolto l’omaggio dedicato allo spazialista veneziano Edmondo Bacci, e ora la mostra che vede protagonista Marcel Duchamp. Siamo oggi già al lavoro sul programma espositivo dell’anno, che vedrà Jean Cocteau e Marina Apollonio al centro di due grandi monografiche in apertura rispettivamente ad aprile e ottobre, e naturalmente non mancheranno attività collaterali gratuite, Public Programs, e progetti di accessibilità e inclusività, per ogni tipo di pubblico e per i nostri soci».

La mostra dedicata a Jean Cocteau

E se la mostra Marcel Duchamp e la seduzione della copia, che rimarrà aperta fino al 18 marzo, ha già registrato dalla sua apertura il 14 ottobre quasi 90mila presenze, c’è già grande attesa per la prima retrospettiva mai realizzata in Italia dedicata a Jean Cocteau, in apertura il 13 aprile. Con oltre 150 opere, tra disegni, lavori grafici, gioielli, arazzi, documenti storici, libri, riviste, fotografie, documentari, l'esposizione getta luce sull’ecletticità che sempre caratterizzò il linguaggio artistico di Cocteau, tracciando così lo sviluppo dell’estetica, unica e personalissima dell’enfant terrible della scena artistica francese, ripercorrendone i momenti salienti della tumultuosa carriera artistica, nonché l’amicizia che lo legò a Peggy Guggenheim. Fu proprio con una mostra di disegni di Cocteau, suggerita da Marcel Duchamp, che Guggenheim iniziò la sua carriera artistica nella galleria londinese Guggenheim Jeune, nel 1938. Seguirà in autunno un omaggio a Marina Apollonio, prima personale dedicata a una delle protagoniste più importanti del movimento ottico-cinetico internazionale, sostenuta e collezionata dalla mecenate americana nel corso degli anni ’60.

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