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In Veneto raccolti più di 840mila euro per l'emergenza Ucraina

Zaia: «Abbiamo deciso di utilizzare le risorse per ristorare chi si è speso con altruismo e generosità»

I fondi raccolti con la campagna di solidarietà “Sostegno emergenza Ucraina” – oltre 840 mila euro - saranno destinati a chi, nell’ambito pubblico e privato, ha operato con generosità per l’accoglienza e l’assistenza dei profughi. Lo stabilisce una delibera approvata della giunta regionale che dispone l’utilizzo delle risorse donate in Veneto.

Tra le tante iniziative di solidarietà e assistenza rivolte ai profughi civili provenienti dall’Ucraina, la Regione aveva avviato nel marzo 2022 una raccolta di fondi, con un Iban dedicato. Al 31 marzo 2023 le risorse affluite sul conto corrente ammontano a 843.093,45 euro. «Purtroppo – dichiara il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia - la guerra e l’emergenza è lungi dall’essere conclusa. Il perdurare del conflitto in Ucraina, oltre a provocare gravissimi danni in quel Paese, martoriato da più di un anno di guerra, si ripercuote anche sui Paesi ospitanti. Il Veneto ha dato da subito grande prova di accoglienza e sostegno, mobilitandosi per assistere i profughi ucraini. La popolazione ucraina presente in Veneto ha superato i 20mila cittadini, molti dei quali ha raggiunto la nostra regione trovando una collocazione autonomamente».

«Il Veneto – ha aggiunto - è la regione che in Italia conta più persone iscritte o dedite al volontariato: è sempre in prima linea quando c’è da dare una mano. Oltre all’aiuto concreto, commuove anche l’ammontare delle donazioni, davvero cospicuo. Abbiamo deciso di utilizzarle per ristorare chi si è speso con altruismo e generosità. Il conto corrente resta aperto: ulteriori risorse aggiuntive che si rendessero eventualmente disponibili potranno essere destinate alle stesse finalità».

La giunta ha deciso di incaricare la direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale, che in questi mesi ha collaborato nella gestione del sistema di accoglienza regionale nell’ambito della struttura commissariale, di procedere all’assegnazione delle risorse raccolte, secondo i criteri di proporzionalità, ai soggetti pubblici e privati che hanno operato nella gestione degli hub regionali attivati dal commissario delegato per l’accoglienza ai profughi, oltre che alle aziende sanitarie e ai Comuni che hanno operato per l’accoglienza e l’assistenza, quale contributo a ristoro di quelle spese che non siano già state riconosciute dal commissario delegato attraverso la contabilità speciale separata. Fra i destinatari ci saranno Province, Città metropolitana di Venezia, Comuni, Ulss, Istituto Gresner del Comune di Ferrara di Monte Baldo, nel veronese ed altri.

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