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Cultura

Donnaduse, il programma teatrale che celebra la prima vera diva del '900

Da aprile 2024 un programma biennale itinerante nel Veneto, realizzato dal TSV-Teatro Nazionale in collaborazione con la Regione, il Circuito Arteven e l’Istituto per il teatro e il melodramma della Fondazione Giorgio Cini

Eleonora Duse è stata, ed è ancora oggi, un modello per intere generazioni di attori e di attrici. Scomparsa cento anni fa, è considerata un'icona femminile, pioniera della parità di genere nel teatro e fonte d’ispirazione per molti artisti del ‘900: la prima vera diva del secolo scorso. Il Teatro stabile del Veneto celebra questo anniversario con DONNADUSE: Eleonora nostra contemporanea, un programma itinerante in tutto il Veneto che prenderà avvio ad aprile 2024 in collaborazione con la Regione, il Circuito Arteven e l’Istituto per il teatro e il melodramma della Fondazione Giorgio Cini.

La figura della Duse è legata con un doppio filo al Veneto: sia per il suo legame con la terra trevigiana, da cui la volontà di essere sepolta nel cimitero di Asolo, sia per la sua provenienza, una famiglia di attori girovaghi originari di Chioggia. E poi Venezia, luogo dell’amore, dove si consumano ripetuti incontri con Gabriele D’Annunzio, con cui lei, già diva, intraprese una relazione intensa e turbolenta. Il rapporto con i luoghi del Veneto, il suo ruolo di musa ispiratrice, il suo essere anticipatrice di molte questioni legate alla parità di genere, sono le tematiche attorno a cui ruota il cartellone.

Tra le location di spettacolo coinvolte, oltre ai teatri sedi del TSV (il Del Monaco di Treviso, il Goldoni di Venezia e il Verdi di Padova) e ad altri prestigiosi palcoscenici come il teatro romano di Verona, ci saranno anche alcuni luoghi simbolo: il teatro Duse di Asolo, gli spazi della Fondazione Cini di Venezia (che conserva l’archivio Duse), le iconiche Ville venete. Il progetto proseguirà anche nel 2025, con un programma in corso di definizione che porterà in scena, tra le altre iniziative, anche due nuove produzioni firmate dal Teatro Stabile del Veneto: durante quest’anno uno spettacolo di danza in collaborazione con il Comunale di Vicenza e il Ristori di Verona, e nel prossimo anno un rifacimento del Martirio di San Sebastiano, opera di Gabriele D’Annunzio.

Icona senza tempo

Un progetto speciale «dedicato ad un’artista che è certamente un'icona ed inesauribile fonte d’ispirazione», ha spiegato l'assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari nel corso della presentazione del programma, al teatro Del Monaco di Treviso. «È significativo - ha aggiunto - che a 100 anni dalla sua scomparsa, la “divina” sia ancora oggi un modello. Questo progetto, oltre a valorizzare una professione, è anche un prezioso lavoro di rete che mette in luce compagnie e luoghi di spettacolo. Un insieme che ha un valore inestimabile, non solo per il racconto di un’epoca, ma anche per la sua attualità. Eleonora Duse è una nostra contemporanea che ancora oggi ci suggerisce degli spunti di riflessione».

«Treviso - ha detto il sindaco Mario Conte - si unisce alle celebrazioni del mito di Eleonora Duse, donna che anche nelle sue scelte artistiche e sceniche si è fatta pioniera della parità di genere. Nel cuore e nella sensibilità della Duse c’era il Veneto ed è per questo che anche la nostra città, grazie al Teatro Stabile, risponde “presente”, ospitando questa opportunità di divulgazione e di approfondimento sulla sua vita, peraltro in linea con il dossier della Capitale italiana della cultura».

Soddisfatto il presidente del TSV, Giampiero Beltotto: «È con orgoglio che presentiamo questo ampio cartellone che celebra Eleonora Duse, gemma del teatro italiano. Abbiamo convogliato tutte le energie in questo progetto che tra il 2024 e il 2025 avrà una diffusione capillare nel Veneto con la collaborazione di tanti soggetti, dal Vittoriale di Gardone al Teatro Ristori di Verona e al Comunale di Vicenza. Ecco perché è fondamentale la partecipazione della Fondazione Cini, che ha fatto il più grande lavoro di raccolta sulla storia della Duse; ecco perché siamo a Treviso, luogo che insieme ad Asolo, più di altri in Veneto, richiama il suo ricordo. Ringrazio, come sempre, la Regione del Veneto che ha immediatamente accolto il progetto dimostrandoci sostegno e fiducia. Infine, dopo il successo della rassegna itinerante dello scorso anno, ancora una volta puntiamo, grazie alla collaborazione con Arteven, sul coinvolgimento delle compagnie teatrali».

Una «collaborazione proficua», conferma Massimo Zuin, presidente di Arteven, precisando: «Creeremo una programmazione diffusa che, tra giugno e ottobre 2004, porterà nelle sette province numerosi appuntamenti. Andranno in scena gli spettacoli delle compagnie teatrali professionali del Veneto selezionate attraverso un apposito bando, tutte formazioni artistiche che rappresentano una grande risorsa del nostro territorio. Con questi nuovi spettacoli dal vivo contribuiremo a celebrare degnamente la grandezza di Eleonora Duse». Per Maria Ida Biggi, direttrice dell'Istituto per il teatro e il melodramma, Fondazione Giorgio Cini, «ciò che è fondamentale è la possibilità di lavorare con le nuove generazioni, le Accademie teatrali e portare così la figura della Duse, sia come artista sia come donna e imprenditrice, come modello e fonte d’ispirazione per i giovani».

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I luoghi del cuore dal Veneto al Mondo

A dare il via al cartellone dusiano sarà Sipari di viaggio, un percorso artistico realizzato in collaborazione con il Comune di Asolo. Ideato da Luca Scarlini è un autentico viaggio tra musica e parole che propone una visione nuova del magistero scenico di Eleonora Duse a partire da alcune città a cui la sua memoria è legata.

Si prosegue poi tra maggio e giugno con un ciclo di appuntamenti intitolato Dall’archivio alla scena, realizzato dal TSV e dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, che mira ad utilizzare la collezione più ampia e completa di documenti sulla vita e sull’arte della grande attrice italiana per la creazione di nuove drammaturgie: 3 serate di recital e letture inedite che vedranno alternarsi sul palco dello Squero sull’Isola di San Giorgio attrici come Sonia Bergamasco, Lucia Poli ed Elena Bucci, e altrettanti spettacoli che coinvolgeranno gli allievi dell’Accademia Carlo Goldoni, della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e dell’Accademia dei Filodrammatici.

Dopo il successo della rassegna “Il Teatro Viaggiante”, grazie alla collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, anche tra giugno e ottobre 2024, il cartellone di spettacoli itineranti tornerà ad animare piazze, teatri, ville, palazzi, parchi e castelli del Veneto con 100 donne Duse, un programma di spettacoli selezionati attraverso un bando pubblico rivolto alle compagnie teatrali professionali residenti in Veneto.

Tra settembre e ottobre, infine, andrà in scena un testo per voce maschile scritto da Giordano Bruno Guerri (presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani) e Maria Pia Pagani (docente in Discipline dello Spettacolo all’Università Federico II di Napoli), che racconterà al pubblico la figura di Eleonora Duse attraverso gli scritti, i ricordi e le emozioni di Gabriele D’Annunzio.

Duse e gli altri testimoni di un’epoca tra ‘800 e ‘900

Oltre che attrice amata dai pubblici di tutto il mondo, la Duse è stata un punto di riferimento per le personalità più rivoluzionarie del suo tempo: da Stanislavskij a Mejerchol’d, da Gordon Craig a Isadora Duncan, da Hugo von Hoffmansthal a Rainer Maria Rilke.

L’influenza che ha prodotto sugli artisti suoi contemporanei, come la sua capacità di anticipare le tematiche della parità di genere, sono alla base di due nuove produzioni del Teatro Stabile del Veneto che coinvolgono artisti di rilevanza nazionale nel campo della danza e del teatro: Silvia Gribaudi e Marta Dalla Via a luglio, prodotte da Zebra e con un’anteprima ad Asolo in maggio, porteranno in scena The Doozies, uno spettacolo su Eleonora Duse e Isadora Duncan, entrambe pioniere del femminismo, del capocomicato, di un’arte che si preoccupa del presente. Serena Sinigaglia dirigerà Elektra, tragedia in un atto unico di Hugo von Hofmannsthal, ispirata all’Elettra di Sofocle e inscenata per la prima volta da Max Reinhardt nel 1903, che l’autore dedicò alla “divina”, senza che questa però potè mai recitare nel ruolo pensato per lei. Lo spettacolo, dopo un’anteprima a Padova, debutterà al Teatro Romano di Verona in settembre.

Infine, a dicembre 2024, la compagnia Motus guiderà gli attori neo diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni nella loro “prima prova” su un grande palcoscenico. Il lavoro che presenteranno si intitola I saw light e indagherà i testi di una rapper e poeta rivoluzionaria come Kae Tempest.

A rimarcare il passaggio generazionale e l’incidenza che la Duse ha avuto sugli attori del passato e del presente è prevista la presentazione del libro Le lacrime della Duse. Ritratto di un artista da vecchio di Glauco Mauri sul palco del Teatro Mario Del Monaco di Treviso.

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