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La laguna rifugio naturale: in estate Venezia pullula di tartarughe marine

È quanto scoperto grazie al progetto NetCet: nell'alto Adriatico 70mila esemplari ogni anno, parte di questi si riproduce nelle acque di Venezia

Venezia è luogo di rifugio e riproduzione, frequentato da una parte delle tartarughe che ogni anno si muovono verso le acque dell'alto Adriatico. Sono ben 70mila gli esemplari che raggiungono la nostra zona, rendendola una delle più densamente popolate al mondo. Così dicono i ricercatori di CetNet, rete per la tutela dei cetacei e delle tartarughe marine di cui il Comune di Venezia è coordinatore con il supporto tecnico del museo di storia naturale. I risultati dello studio sono stati presentati giovedì a palazzo Cavalli Franchetti alla presenza di Massimiliano De Martin, assessore all'Ambiente, Luca Mizzan, direttore del museo di storia naturale, Rossana Ippoliti, assessore all'Ambiente del Comune di Numana e Paola Di Salvatore, referente di Ipa Adriatic Programme.

Il progetto NetCet è stato finanziato dal programma di cooperazione Transfrontaliera Ipa Adriatica e, grazie al suo sviluppo in tutto l'Adriatico, hanno preso avvio monitoraggi aerei o satellitari, unità di emergenza in caso di spiaggiamenti di massa e campagne di sensibilizzazione. Obiettivo del progetto è l'individuazione di una strategia comune per la tutela dei cetacei e delle tartarughe marine in Adriatico. Sui litorali veneti come su quelli di altri regioni adriatiche è infatti frequente il fenomeno dello spiaggiamento: per il Veneto i dati nel 2014 parlano di 105 esemplari rinvenuti ormai morti in mare o sulle coste e solo 16 per cui è stato possibile attivare un'azione di recupero.

A livello locale è stato realizzato un centro di primo soccorso per tartarughe marine all'istituto “F. Morosini” del Lido di Venezia. "Uno dei valori aggiunti di questo progetto – ha dichiarato l'assessore De Martin – è quello di aver creato in Adriatico un grande collegamento con 29 città, riuscendo a coinvolgere circa 7000 persone. Importante è stato il supporto scientifico del museo di storia naturale di Venezia per la realizzazione di queste 3 vasche per il primo soccorso delle tartarughe. 'NetCet' è un grande progetto che deve avere una continuazione anche nel futuro e che il Comune promuoverà".

È prevista una seconda giornata di incontri per venerdì, di particolare interesse per città e regioni: saranno infatti presentate le strategie elaborate in seno al progetto per migliorare la tutela di cetacei e tartarughe marine in Adriatico. I partner del progetto presenteranno poi i loro contributi per l'elaborazione o la revisione di piani d'azione nazionali a favore di cetacei e tartarughe marine. Infine una carrellata di buone pratiche messe in atto dalle città membro delle NetCet city network.

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