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La Bauta e la Moretta, la storia delle più antiche maschere veneziane

Un approfondimento sulla storia delle maschere più tradizionali di Venezia

Carnevale è sinonimo di maschere, soprattutto a Venezia la città in cui questa festa dura quasi un mese colorando le calli e i campi di gioia e puro divertimento. Un periodo in cui si respira il profumo delle frittelle, delle castagnole, dei galani ma anche quello in cui tutti ma proprio tutti vanno in giro mascherati. Ma quali sono le maschere veneziane più antiche? Qual è la loro storia e perché sono diventate, negli anni, il simbolo della città e del Carnevale veneziano? Scopriamolo insieme. 

Quando sono arrivate le maschere a Venezia?

Quali sono le più antiche maschere veneziane?

Tra tutte le maschere veneziane, la maschera più antica, ma soprattuttom la più caratteristica è la Bauta, un vero e proprio costume usato comunemente per recarsi a teatro, nei caffè, nelle case da gioco e diffusosi a Venezia nel periodo tra il XV e il XVI secolo. La Bauta è formata da una maschera vera e propria, dal cosiddetto “zendale”, una mantellina che copriva la testa e le spalle e da un tricorno. Questo tipo di travestimento - che permetteva perfino di deformare la propria voce per non farsi riconoscere, grazie a una particolare forma della parte della maschera che copriva la bocca - tra tutti quelli esistenti in città aveva il permesso di poter essere utilizzato dai veneziani anche in alcuni giorni in cui l’uso delle maschere era bandito dalla città come il giorno di San Marco, quello dell’Ascensione e il giorno in cui venivano eletti dogi e procuratori.

Oltre alla Bauta, un’altra maschera molto amata in città era la Moretta, una maschera di origine francese di forma ovale, ricoperta di velluto scuro che divenne molto popolare tra le dame veneziane. La particolarità di questa maschera è che veniva tenuta ferma in viso mordendo un piccolo bottone tra i denti diventando, così, una maschera muta. 

Con la caduta della Serenissima, nel 1797, il governo austriaco vietò l’uso delle maschere che iniziarono una fase di decadenza fino a che, con il secondo governo austriaco, si tornò a permettere l’uso di questo ornamento durante i giorni del Carnevale e, ancora oggi, a Venezia le maschere continuano a far parte di una diffusa tradizione artigianale e culturale che vuole continuare a raccontare la sua storia.

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