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Cercavano lui per recuperare l'eroina: arrestato in piazza Barche

I poliziotti del commissariato di Mestre lo hanno visto alcuni giorni fa nascondere dosi vicino a un portone e lo hanno bloccato

Si stava rialzando in piedi, dopo aver nascosto dieci grammi di eroina in dosi pronte, accucciato in ginocchio all'ingresso di un condominio in centro a Mestre. Probabilmente aveva percepito la presenza di poliziotti in zona, forte ormai dei decenni trascorsi in Italia e nel Veneziano, a smerciare sostanze per strada tirando avanti coi proventi illeciti racimolati dagli assuntori, ormai abituati a contattarlo. Non si era accorto di essere visto.

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Tunisino, ultra 50enne, conosciuto. In trent'anni di spaccio si è ricavato pure la sua "nicchia": andavano da lui per l'eroina. A quanto pare non solo gli assuntori lo seguivano, sulle sue tracce c'erano i poliziotti del Commissariato di Mestre che la scorsa settimana lo hanno sorpreso e bloccato dentro al portone del palazzo dove aveva ricavato la "cassetta di sicurezza" per nascondere, precauzionalmente, il grosso delle dosi di eroina, da spacciare poco per volta e senza correre il rischio di vederle sequestrate tutte in una volta. Ha fatto male i calcoli. Gli agenti hanno registrato attimo per attimo il suo tentativo di liberarsi della droga e anche quello di nascondersi. Poi passati all'azione, lo hanno fermato e gli hanno trovato addosso eroina per due o tre dosi al massimo. Forse erano le prime consegne, ma la polizia aveva già visto che si era premurato di nascondere il grosso della partita in un anfratto dello stabile vicino a Piazza Barche, e quindi ha trovato e portato via tutto. Trascorsa la notte tra mercoledì e giovedì in cella l'uomo è stato convalidato ottenendo tramite la difesa il rinvio dei termini del giudizio.

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