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Accerchiato dai carabinieri al Bissuola: finisce in carcere il pusher "Tony scarpe rosse"

Eseguito il mandato di cattura a carico del noto spacciatore, preso al parco Albanese di Mestre. Aveva precedenti per droga e rapina. Con la fidanzata svolgeva la funzione di palo

È stato trovato nel suo "habitat", il parco Albanese, luogo in cui da anni trascorreva molto del suo tempo. I carabinieri della compagnia di Mestre sono riusciti a mettere le manette ai polsi di uno spacciatore noto con il soprannome di "Tony scarpe rosse", particolarmente attivo in zona Bissuola: è B.F., 30enne, originario dell’ex Jugoslavia, senza fissa dimora e con una lunga lista di precedenti, stabilizzatosi a Mestre diversi anni fa. Il nomignolo gli era stato affibbiato per il tipico colore delle scarpe che soleva indossare.

Spesso con lui c'era la fidanzata, detta "la rossa": insieme, riferiscono i carabiniri, rimanevano anche per ore appoggiati ai paletti in corrispondenza di uno degli accessi all'area verde. I due erano considerati i “pali” che avvisavano dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Il 30enne era ricercato perché destinatario di provvedimento di carcerazione per un residuo di pena di 10 mesi e 24 giorni di reclusione e la multa di  6mila euro in seguito a una condanna per spaccio e rapina: reati che erano stati commessi rispettivamente nel 2004 e nel 2013 a Mestre.

I militari dell'Arma lo hanno raggiunto in questi giorni: arrivati al parco in abiti borghesi, dopo averlo osservato a distanza (stavolta di rosso aveva il berrettino) lo hanno accerchiato senza lasciargli il tempo di reagire. Perquisito sul posto, è stato trovato in possesso di 20 grammi di marijuana nascosta nelle mutande, fatto che gli è valsa anche una denuncia in flagrante per spaccio. Al termine degli accertamenti è stato accompagnato in carcere.

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