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Mestre

«È stato un esempio». Marco voleva vivere e prendersi cura delle vite degli altri

Il volontario 23enne della Croce Rossa del comitato di Venezia ha combattuto contro la leucemia con il sorriso. Il suo appello per trovare un donatore di midollo compatibile aveva fatto il giro del Paese. Solidale fin da ragazzino, è scomparso giovedì

Marco Semenzato, presidente della Croce Rossa del Comitato di Venezia, si è commosso ricordando Marco Zabeo, il volontario 23enne del servizio di emergenza delle ambulanze morto ieri per le conseguenze di una leucemia linfoblastica acuta. «Amava la vita. Siamo fieri che abbia fatto parte del gruppo, dove tanti giovani come lui hanno ancora voglia di impegnarsi per gli altri. Marco lascia un vuoto immenso».

La malattia gli è stata fatale in meno di un anno. Il 18 marzo 2023 la prima visita al Pronto soccorso dell'Angelo per una febbre lieve che dopo dieci giorni ancora non passava. «Ho fatto gli esami del sangue - aveva raccontato il giovane volontario mestrino - e hanno capito subito. Dopo raggi e tac di conferma sono stato ricoverato per una leucemia». Quasi 40 giorni di ospedale per la chemioterapia a cicli poi le dimissioni e il nuovo ricovero. Un periodo duro, la fragilità, la riscoperta del valore delle piccole cose, raccontava, come il calore del sole o di un abbraccio. La speranza, la tenacia, la voglia di combattere non erano mai venute meno, neanche nei momenti duri. Nel trapianto di midollo osseo Marco e la famiglia avevano intravisto la possibilità di una svolta positiva, ma occorreva trovare in fretta un donatore compatibile e la statistica a riguardo è impietosa: si parla di una possibilità su centomila e neppure la sorella aveva potuto aiutarlo. Allora Marco a giugno senza farsi scoraggiare aveva lanciato il suo appello sui social, rilanciato anche dall'attore Neri Marcorè. «Raga - le sue parole - ho bisogno di un donatore di midollo. Andate a tipizzarvi, potreste salvarmi la vita».

Attraverso l'Admo (Associazione donatori di midollo osseo) la richiesta aveva fatto il giro del Paese e alla fine aveva portato a un donatore straniero compatibile. L'intervento era riuscito e sembrava che Marco si riprendesse. Poi però il crollo. Ieri non ce l'ha fatta. Nel rispetto del dolore dei genitori e della sorella di Marco che hanno combattuto con lui fino all'ultimo la Croce Rossa veneziana ha espresso la vicinanza ai famigliari. «Grazie per tutto l’aiuto che hai dato alla Croce Rossa del Comitato di Venezia, da quando hai iniziato nel 2017, fino a quando hai potuto, non hai mai smesso di rimboccarti le maniche e darti da fare, dal “semplice” servizio alla riunione organizzativa. Anche mentre combattevi la tua battaglia sei riuscito a pensare gli altri. Quel tuo semplice appello è riuscito a sensibilizzare tantissime persone e ne ha portate molte altre a procedere alla tipizzazione per mettersi a disposizione nel Registro dei donatori per le persone in attesa di trapianto. Chissà quanti hai aiutato, anche questa volta. Sicuramente ci vorresti felici e sorridenti come lo sei sempre stato tu. A noi non resta che stringerci in un immenso abbraccio ai tuoi cari».

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