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Mestre Mestre Centro / Via Gaspare Gozzi

Liti e spaccio all'Ottagono, il comitato chiede pattuglie fisse

Nella notte tra martedì e mercoledì un'aggressione in via Gozzi, poi il furto di un cellulare e l'intervento dei carabinieri. "Mestre occhi sulla città": «La gente si sente prigioniera e intimorita»

Una lite, poi il trambusto e le percosse in via Sernaglia verso mezzanotte: è lì che una gazzella dei carabinieri ha fermato un nigeriano di 28 anni mercoledì e lo ha denunciato per lesioni e furto di un cellulare. Lo straniero aveva appena scippato a un uomo di origini toscane il suo telefono dopo averlo picchiato alla testa e a una spalla, forse al termine di uno scambio di sostanze andato male. Non gravi le lesioni riportate dal ferito: un taglio al sopracciglio e varie botte ricevute durante l'aggressione iniziata poco prima in via Gozzi. Alcuni residenti destati dal chiasso verso le 23.30 avevano allertato le forze dell'ordine dicendo di aver visto due africani e un assuntore allontanarsi dopo una rissa. «La situazione dietro all'ottagono è rimasta tale e quale nonostante la chiusura del bar - commentano dal comitato "Mestre occhi sulla città" - Si vedono spacciatori radunati verso sera e con loro anche alcune ragazze: non vorremmo ci fosse un giro di prostituzione».

A sorvegliare la zona davanti al locale sulla rotonda di Corso del Popolo adesso c'è un agente della sicurezza privata, dicono dal comitato. «Probabilmente gli sfugge quello che succede in via Gozzi, sul retro del bar», chiamato "Ottagono" per la forma dell'edificio, ed è il "Venice bar&food" che la polizia amministrativa su disposizione del questore Gaetano Bonaccorso aveva chiuso per dieci giorni a partire dall'11 agosto. La sospensione dell'esercizio, gestito da bengalesi, era arrivata dopo che alcuni avventori avevano creato problemi di ordine pubblico. «Adesso che i frequentatori si sono ripresentati vanno a mettersi dietro al locale. Forse non è colpa del bar, ma serva un presidio fisso - affermano da "Mestre occhi sulla città" - Ultimamente vengono segnalate anche intrusioni nei garage da quel lato. Di solito ci sono le pattuglie alla chiesa di via Bembo e gli interventi della polizia sono efficaci. La gente però vede lo spaccio sotto casa e si sente prigioniera e intimorita». Sempre mercoledì verso l'una, dalla parte della stazione, una volante del 113 è arrivata su segnalazione per il furto di una borsetta nera di marca Prada, dentro alla quale c'erano chiavi di casa, documenti e carte di credito. 

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