Alcol a minorenni e risse, chiude per un mese locale mestrino

Quando sono arrivate le forze dell'ordine c'erano almeno duecento giovanissimi, parte dei quali minorenni, intenti a divertirsi e a far festa. E fin qui niente di male. Il problema è che un gran numero di quei ragazzi avevano in mano alcolici serviti dai gestori di un locale di via Lissa a Mestre, ora chiuso per ragioni di sicurezza pubblica su disposizione del questore per trenta giorni. L'intervento della polizia nella notte tra domenica e lunedì, verso le 4, quando vengono soccorsi un 15enne veneziano con il volto tumefatto e un 16enne talmente ubriaco da rischiare il coma etilico.

E' probabile, secondo gli accertamenti successivi, che il più grande dei due abbia dato uno spintone all'altro, facendolo rovinare a terra e battendo la faccia a terra. Entrambi sono stati portati all'ospedale dell'Angelo, l'uno per smaltire la sbornia, l'altro per curare i traumi riportati (per lui una prognosi di sette giorni). Già il fatto che diversi minorenni siano stati sorpresi con i drink in mano ha indotto il questore Angelo Sanna a disporre venerdì pomeriggio l'affissione dei sigilli nell'esercizio di via Lissa, riconducibile a un'associazione culturale.

Il locale nel tempo era diventato punto di riferimento di diversi giovanissimi: "Lì si favoriva il consumo senza limiti di bevande alcoliche a minorenni - dichiara la questura - in spregio anche delle norme che regolano la gestione dell'attività dei circoli privati". Sono stati gli agenti del commissariato di Marghera a trasmettere un'informativa al questore, evidenziando che il problema si era acuito durante il periodo del Carnevale. I giovanissimi, consapevoli che non si sarebbero imbattuti in controlli dei documenti d'identità, avevano deciso di passare la notte in via Lissa. Fino all'arrivo delle forze dell'ordine. Il titolare dunque dovrà quindi tenere le saracinesche abbassate fino al 21 marzo.