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Mestre Chirignago / Via Rio Cimetto

La vicenda delle matite cancellabili scoppia anche a Mestre, almeno un paio di casi

Segnalazioni simili dalla Gazzera da parte di una signora e da Mestre da Luigi Corò, presidente Cmp. Sempre in terraferma un cittadino è stato sorpreso a fotografare la scheda

Proteste in un seggio di Mestre per una presunta irregolarità scoperta da una votatrice domenica mattina. È stata lei stessa a segnalare di essersi resa conto, durante il voto per il referendum costituzionale, di aver utilizzato una matita cancellabile e quindi non regolare. La matita le era stata consegnata come da normale procedura prima di entrare in cabina all'interno di un seggio in via Rio Cimetto, alla Gazzera.

IL PRIMO CASO - "Avevo portato una gomma con me - ha raccontato - proprio perché volevo verificare un'eventualità simile. Quando mi sono accorta che il segno a matita veniva via mi sono rivolta al presidente di seggio per protestare". L'irregolarità sarebbe quindi stata segnalata al responsabile, oltre che ai poliziotti presenti sul posto per il normale presidio durante la giornata di voto. "Il presidente ha controllato e verificato che la matita era effettivamente cancellabile - ha spiegato la donna - Era l'unica a presentare anomalie, perché le altre due in uso nel seggio erano regolarmente indelebili". Il risultato, comunque, potrebbe cambiare a seconda del tipo di carta su cui le prove sono state fatte. Ora spetterà agli organi competenti, eventualmente, far luce sulla vicenda. Le matite sono state cambiate, così come a Mirano.

IL SECONDO CASO - Un'altra segnalazione di matite cancellabili, tema che durante tutta la giornata di domenica ha tenuto banco costringendo anche il ministero dell'Interno a intervenire per rassicurare i cittadini, arriva da un secondo seggio mestrino: "Avendo presentato esposto contro chi sul web invitava a votare con la penna, in quanto il voto sarebbe stato annullato, mi sono sentito in dovere di verificare se quanto dichiarato dalla norma fosse vero, ossia la non cancellabilita del voto - dichiara il presidente del Comitato Marco Polo, Luigi Corò - Poco prima di recarmi a votare ho acquistato una gomma da cancellare e, una volta giunto in cabina, ho provato a verificare l'incancellabilità del voto. Con mio grande stupore e rabbia ho scoperto che la croce è sparita. Uscito, ancora prima di ritirare il documento e la tessera elettorale, ho fatto mettere a verbale dal presidente di seggio l'accaduto. Agirò in tutte le sedi".

FOTO ALLA SCHEDA - Sempre a un seggio mestrino, poi, un cittadino sarebbe stato sorpreso mentre, subito dopo aver messo la "x", stava fotografando la scheda referendaria. E' stato chiesto l'intervento della polizia, che ha identificato l'elettore e ha cercato di far luce sulla vicenda. Con ogni probabilità è scattata una denuncia.

"RISULTAVA AVESSI GIA' VOTATO" - Verso le 19 di domenica un cittadino residente ad Arino di Dolo si è recato al seggio e ha scoperto, con stupore, che risultava avesse già espresso il proprio voto al referendum: "Non mi è stato nemmeno chiesto il documento d'identità - racconta - Poi ci si chiede perché in Italia tutto va a rotoli. Mi hanno segnato con un puntino e mi hanno comunque fatto votare". Con ogni probabilità si è trattato di un errore materiale nella registrazione: "Un episodio che lascia l'amaro in bocca", conclude l'elettore. Numerose le segnalazioni dei lettori in merito al mancato controllo del documento d'identità, da Mestre alla Riviera del Brenta, da Salzano a Venezia.

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