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Mestre Mestre Centro / Via Pietro Bembo

Spaccata alla Uil Veneto, Toigo: «Mestre non merita questo degrado»

«Danni e porte forzate per rubare gli spiccioli alla macchinetta del caffè. Altri episodi, tutti denunciati. La zona da via Cappuccina alla stazione è popolata da sbandati, delinquenti e tossicodipendenti. È il clima generale a preoccuparci»

Spaccata alla Uil Veneto di via Bembo a Mestre. La sede del sindacato è stata presa di mira nella notte fra lunedì e martedì. «Sono entrati nei nostri uffici per rubare qualche monetina dal distributore del caffè, forzando due porte, provocando danni - racconta il segretario generale del sindacato Roberto Toigo -. Purtroppo non è la prima volta che accade, ma è il clima generale a preoccuparci». Toigo ricorda che le forze dell’ordine sono sempre state allertate e che la situazione è stata denunciata più volte. 

«La sicurezza non esiste, Mestre non merita questo degrado - afferma Toigo - Tossicodipendenti e sbandati a qualsiasi ora, scassi, porte forzate, paura a uscire anche durante il giorno, figuriamoci quando è buio. Non ne possiamo più». Il segretario generale Uil Veneto denuncia: «Tutta la zona da via Cappuccina alla stazione ferroviaria è popolata da sbandati e delinquenti. C’è gente che smercia droga alla luce del giorno, nel nostro parcheggio troviamo tossicodipendenti a qualsiasi ora. La mattina dobbiamo raccogliere siringhe, c’è sangue dappertutto. Le nostre dipendenti hanno paura a uscire la sera, al termine della giornata lavorativa: spesso vengono importunate o inseguite. È intollerabile». 

«Siamo arrivati al paradosso di sentirci dire che dovremmo uscire prima dagli uffici. È un ragionamento inaccettabile - conclude il sindacalista - un non volere affrontare il problema ma aggirarlo. L’amministrazione comunale ha puntato i suoi mandati sul decoro e la sicurezza, ma ha fallito. Qualche giorno fa un quotidiano ha pubblicato una “mappa” delle zone più a rischio della città, ed è terribile vedere che questa area comprende quartieri che fino a poco tempo fa erano vivibili e sicuri, lambendo ormai il centro. E quando parlo con i commercianti e i negozianti qui attorno, sento solo rabbia ed esasperazione. Mestre – conclude Toigo – non si merita tutto questo».

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