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Isola Verde, spiaggia libera ceduta in concessione. Il sindaco: «Decisione necessaria»

La scelta dell'amministrazione comunale per consentire agli operatori turistici di non perdere gli introiti a causa dell'erosione

«Una decisione che è stata necessaria. A causa delle ultime mareggiate, il tratto di arenile si è assottigliato. Gli operatori turistici non hanno più a disposizione lo stesso spazio per posizionare lettini e ombrelloni, con conseguente perdita di introiti pur pagando la concessione per quello spazio. Sappiamo tutti quanto questi ultimi anni siano stati penalizzanti per il settore turistico, noi abbiamo esteso in lunghezza lo spazio tolto dal mare per un totale di 50 metri. Inoltre, le aree libere quest’anno assegnate, in certe giornate, proprio perché libere, venivano occupate da persone poco educate che, incuranti della tutela dell’ambiente e delle regole, bivaccavano causando disturbo, molestie e abbandono indiscriminato dei rifiuti, oltre ad accendere pericolosi fuochi». Con queste parole il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, spiega la recente scelta del Comune di estendere la concessione agli stabilimenti balneari di Isola Verde di parte dell’arenile che fino all’anno scorso era spiaggia libera.

«La decisione dell’amministrazione non vuole di certo penalizzare i privati cittadini né i possessori delle seconde case che, lo ricordo, qui da noi sono i benvenuti - aggiunge il primo cittadino -. Chiediamo ai privati alla ricerca di una spiaggia libera di percorrere solo qualche metro in più, a Isola Verde ci sono tante spiagge libere». L’autorizzazione è stagionale e si riferisce all’estate 2023. «La decisione era stata comunicata ai residenti di Ca’ Lino nel corso di un incontro organizzato lo scorso 28 aprile, riunione alla quale avevano partecipato anche gli amministratori dei condomini della zona - spiega Serena De Perini, assessore al demanio turistico di Chioggia -. Capisco che cambiare abitudini possa risultare fastidioso, ma per i privati si tratta di allungare di poco la passeggiata per raggiungere la spiaggia libera e per contro per gli operatori economici significa rientrare degli investimenti fatti». Resta un problema costante, quello dell’erosione degli arenili e anche il G20Spiagge sta lavorando da tempo per portare all’attenzione del Governo questo fenomeno diffuso su tutte le coste del Paese.

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