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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Inflazione in salita in Veneto. Consumi: nel 2023 verso una crescita zero

Con l’aumento dei prezzi, la dinamica dei consumi è ferma al +0,7%, penalizzando l’attività delle micro e piccole imprese

I dati relativi al Pil dicono che finalmente la pandemia è conclusa: quest’anno si tornerà ai livelli pre-Covid con un +2% rispetto al 2019. Ma il dato che preoccupa di più è quello relativo ai consumi. Le previsioni di tre mesi fa stimavano una crescita per il 2023 del +1,8%: le ultime proiezioni, invece, fotografano una sensibile frenata dei consumi per l’anno scorso (+0,7%). È ciò che emerge dal secondo focus del nuovo anno dell’Osservatorio Economia e Territorio condotto dal Centro Studi Sintesi sull’andamento dell’economia del Veneto nel primo trimestre 2023 e le previsioni per il prossimo trimestre.

Inflazione a doppia cifra in due anni, mai raggiunta dagli anni Settanta

Sulla frenata dei consumi incide fortemente l’inflazione che in Veneto nel mese di marzo ha registrato un +7,1% (in Italia +7,6% a marzo, e +8,3% ad aprile). Se la si assomma all’aumento registrato già nello scorso anno, si arriva ad una inflazione a doppia cifra in due anni, mai raggiunta dagli anni Settanta. Questo dato va ad erodere i consumi già fortemente penalizzati dagli aumenti dei costi energetici e di alcune materie prime. Il dato di previsione sui consumi è quindi peggiorativo rispetto ai dati di previsione del focus dello scorso gennaio. La tendenza, se si confermerà anche nei prossimi mesi, è che il 2023 si chiuderà con una crescita zero per il Veneto, allineato con i dati di previsione dell’intero Paese. Meno consumi significa meno attività da parte delle micro e piccole imprese che lavorano al dettaglio, con conseguente contrazione del fatturato potenziale.

Buona la performance degli investimenti per il quale si attende una crescita  del +4,1% e per l’Export che traina l’intera regione ed è in crescita del + 16% rispetto al 2021. A testimonianza della vitalità del tessuto produttivo veneto e della preziosa artigianalità che rappresenta il Made in Italy ed è apprezzata in tutto il mondo. Buona anche la performance dell’Export che, nel 2022, ha registrato un +16% nei confronti del 2021.

Imprese e occupazione

Prosegue la flessione del numero di imprese attive in Veneto: a marzo 2023 si registra una contrazione di 1,4 punti percentuali rispetto al livello di fine 2019. Per quanto riguarda le imprese artigiane, la dinamica negativa si conferma più accentuata rispetto all’evoluzione del totale delle imprese (-3,2% su dicembre 2019).

Nel quarto trimestre 2022 l’occupazione in Veneto si conferma sostanzialmente ai livelli del periodo precedente: tuttavia, considerando l’intera annualità 2022, si osserva una crescita del numero di occupati del +3,1% rispetto al 2021. Tale dinamica positiva si registra in tutti i settori economici. Rispetto al periodo pre-Covid (media 2019), il Veneto manifesta una contrazione di 8.300 occupati (-0,4%): in realtà, tale tendenza è imputabile esclusivamente all’ingente flessione del settore «Commercio, Alberghi, Ristoranti», con un numero di occupati in calo di 7 punti percentuali.

Export

Nell’ultimo trimestre del 2022 si osserva un apprezzabile incremento del valore delle esportazioni regionali rispetto al periodo precedente. Complessivamente, considerando l’intero 2022, l’export del Veneto ammonta a 82,1 miliardi di euro, con una variazione del +16% nei confronti del 2021. Con riferimento all’export, il Veneto ha ampiamente superato la fase di crisi originata dalla pandemia: nello specifico, tra il 2019 e il 2022 il valore delle esportazioni regionali è aumentato, in termini nominali, di 26 punti percentuali.

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