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Taglio del nastro, il ponte dell'Accademia torna alla città in tutto il suo splendore

Mercoledì mattina la cerimonia con le autorità cittadine. «Venezia è una manutenzione continua, lavoriamo per renderla moderna»

Eccolo, come nuovo. Il ponte dell'Accademia, nato provvisorio, torna alla città più forte di prima. Le operazioni di restauro sono concluse e mercoledì mattina il sindaco Luigi Brugnaro, assieme al vicepresidente di Luxottica, Luigi Francavilla, e alle autorità veneziane, ha inaugurato il manufatto sul canal Grande. Il ponte non è mai stato chiuso del tutto, ma negli ultimi mesi lo abbiamo visto ricoperto da teli e impalcature mentre gli operai erano al lavoro per le previste manutenzioni. Concludendo in tempo per la Regata Storica.

Riaperto il ponte dell'Accademia

Una città in evoluzione

I numeri, ricordati dal primo cittadino: 165 gradini, 7 mesi di lavoro, 15 uomini al giorno impegnati. Oggi l'ultimo "incartamento" rimasto è stato tolto. Ci ha pensato Francavilla a tagliare il nastro, aggiungendo una battuta rivolta all'amministrazione: «Chiedeteci di più», come a dire che il gruppo Luxottica è pronto a finanziare, dopo questo, anche altri progetti che saranno ritenuti meritevoli. «La costruzione è evoluzione - ha ricordato invece Brugnaro - Questa città è un continuo aggiornamento, va conservata ma con logiche moderne. Vogliamo ripartire dalla tecnologia e dalla scienza». Quindi ha sottolineato il legame che c'è tra Venezia e le valli venete, da cui storicamente provenivano il legno, il ferro, la carbonella: «Venezia non nasce da sola, ma dentro un sistema metropolitano gigantesco», ha detto.

«Affetto per la città»

Presenti alla cerimonia monsignor Orlando Barbaro, il prefetto Vittorio Zappalorto, il direttore alle risorse umane di Luxottica, Piergiorgio Angeli, l'amministratore dell'impresa edile Salmistrari, Giovanni Salmistrari, e il direttore comunale ai Lavori pubblici, Simone Agrondi, oltre a diversi assessori. «L'innovazione più importante - ha spiegato Agrondi - è stata quella di aver garantito, durante tutto il restauro, il passaggio dei pedoni e delle merci sopra e il transito dei mezzi d'acqua sotto il ponte, con un'impalcatura pensata ad hoc dall'impresa». Agrondi ha infine sottolineato che almeno per i prossimi 10 anni non sono previsti interventi di manutenzione straordinaria. È seguito l'intervento di Angeli: «Per noi questo restauro è un grande gesto di affetto per Venezia e per i veneziani. Un gesto molto semplice, autentico, pieno di significati, come credo fosse semplice e piena di significati quella proposta di passerella pensata nel 1931 dall'ingegner Miozzi, realizzata nel 1932 e inaugurata poi nel febbraio 1933».

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