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Venezia, turismo: nel trimestre estivo previste 1,78 milioni di presenze, +2,1% rispetto al 2022

Nonostante giugno abbia registrato un calo, si prevedono da luglio a settembre 4,06 milioni di arrivi, circa 95mila in più rispetto all’estate 2022

Il mese di giugno ha registrato un calo di presenze e arrivi del -1,9 % a Venezia in confronto a giugno 2022. Le attività che hanno risentito di più sono i pubblici esercizi, attività commerciali e artigianali, tradotto in volume d’affari: -7,8%. Tuttavia, sono numeri in linea con il pre-Covid. A fornire i dati è Confesercenti, che spiega come «da un lato questi numeri sono legati all’aumento dell’inflazione e di conseguenza a un minore capacità di spesa dei turisti - commenta Emiliano Biraku, Vicepresidente di Confesercenti Metropolitana di Venezia e Rovigo -, e dall’altro la stagione 2022 è stata quella (anormale) della ripresa e del recupero dei viaggi dopo due anni di pandemia».

La previsione per luglio e agosto

I dati di previsione elaborati da Assoturismo Confesercenti, raffrontati con quelli dell’Osservatorio regionale relativi al 2022, fanno emergere che nonostante il calo delle presenze turistiche registrate nel mese di giugno, per il turismo veneziano si prevede un’estate calda: nel trimestre estivo dovrebbero registrarsi 1,78 milioni di presenze, circa 37mila in più rispetto all’estate 2022 (+2,1%), e 4,06 milioni di arrivi, circa 95mila in più rispetto all’estate 2022(+2,4%). «A trainare la crescita, - continua Biraku - ancora una volta sono i turisti stranieri (+9,6%). Previsioni positive, che potrebbero anche migliorare: la sensazione di tutto il comparto è che i valori torneranno oltre i livelli pre-Covid grazie alle partenze di coloro che ancora non hanno programmato il viaggio».

Per il settore alberghiero le aspettative di crescita si attestano al +6,4%, trainate dal +10,7% di richieste giunte dai mercati esteri. Prenotazioni in crescita anche per il settore extra-alberghiero, con un +5,9%; ancora determinanti sono le richieste degli stranieri, stimate al +8,4% rispetto al 2022. Per l’estate la crescita stimata degli italiani è del +5,7%, mentre le presenze straniere aumentano del +9,7%. Cresce anche il grado di internazionalizzazione della nostra città, che ospiterà prevalentemente stranieri (64,5% del totale).

Biglietti aerei più cari

Chi quest’estate vorrà viaggiare in aereo verso l’estero, Italia compresa, vedrà un aumento di spesa considerevole rispetto al 2022. Nel 2023 i biglietti costano il 22,5% in più rispetto al 2022, con aumenti durante l’estate che arrivano a toccare anche picchi del 35%. Nonostante questo aumento dei prezzi generalizzato, le prenotazioni non mancano, e i viaggiatori sembrano accettare la situazione, pur di non rinunciare alle vacanze. Per quest’estate e nello specifico nei mesi di luglio e agosto, i velivoli saranno al completo. «La tassa d’imbarco implementata dal comune di Venezia, - commenta Emiliano Biraku - non solo la consideriamo un contributo doveroso per la nostra città, ma non incide neanche sul numero dei viaggiatori che vogliono visitare Venezia». I buoni risultati - conclude Biraku - non devono farci dimenticare vecchi e nuovi problemi, dalla mancanza di gestione del turismo alla concorrenza sleale dell’abusivismo turistico, dalla carenza di personale all’incremento dei tassi di interesse sui mutui. Il piano strategico deve essere l’occasione per programmare insieme alle parti sociali, come non si è mai fatto, il futuro del turismo italiano, tra i più vitali della nostra economia».

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