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Uil: «L'8 marzo è la giornata dei diritti delle donne, serve consapevolezza»

La riflessione di Roberto Toigo: «Giulia Cecchettin simboleggia tutte le tragiche e inconcepibili morti di donne»

Più che "festa della donna", l'8 marzo dovrebbe essere considerata la "giornata internazionale dei diritti delle donne". Un invito a riflettere, quello di Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto, che rievoca «tutte quelle tragiche e inconcepibili morti di donne che Giulia Cecchettin continua a simboleggiare. La sua uccisione doveva spingerci a cambiare - prosegue - e tanti di noi, da quel momento, hanno ripetuto come un mantra la frase del "mai più". Purtroppo non è ancora così, e il cambiamento tanto auspicato sembra ancora difficile toccarlo con mano».

Toigo continua: «Dobbiamo dirlo: siamo noi uomini il problema. C’è sempre un retropensiero quando vediamo una donna o ci confrontiamo con lei. Fatichiamo a vederla come un nostro pari. Dobbiamo prendere consapevolezza di questa nostra debolezza e, una volta per tutte, impegnarci a coltivare l’educazione del rispetto ricevuta da bambini per poi diffonderla e tenerla viva. È fondamentale il cambiamento e la donna, ricordiamocelo, non deve essere considerata come il pilastro della società o della famiglia solo quando è utile nelle faccende domestiche o nell’accudimento dei figli».

Il segretario ricorda che Uil Veneto ha attivato i centri di ascolto di mobbing e di stalking «per dare conforto e un aiuto concreto a chi lo cerca» e che «durante le nostre iniziative, molte delle quali sono promosse insieme alle donne che militano nel nostro sindacato, lavoriamo per sensibilizzare alla parità di genere e al rispetto. Se ciascuno di noi, mi rivolgo soprattutto agli uomini, farà la propria parte, ponendosi in una posizione di ascolto e di autocritica, sono certo che diventeremo migliori».

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