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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ulss 3, l'attività di urologia cresce del 20% e richiama anche pazienti da fuori provincia

Un anno fa l'azienda aveva nominato tre nuovi primari. Il dg Contato: «I report certificano la crescita delle équipe, che insieme fanno registrare +15,5% negli interventi e +58% nella robotica»

Nel giro di circa un anno, forte della nomina di tre nuovi primari, l'Ulss 3 ha rilanciato con forza il proprio lavoro nell'ambito dell'urologia: tra gennaio e ottobre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, si è registrato un aumento delle attività del 20%, con un picco del +38,1% all'ospedale Civile di Venezia. 

Determinante, secondo il direttore generale Edgardo Contato, è stata proprio la scelta di restituire una guida a tre delle quattro équipe territoriali attraverso la designazione di altrettanti primari: Claudio Valotto a Mestre, Tommaso Prayer a Venezia e Agostino Meneghini a Dolo (a Chioggia la continuità è sempre stata garantita dal dottor Antonio Longo). «Oggi - spiega Contato - possiamo tracciare un quadro sicuramente lusinghiero: i rapporti del nostro Controllo di gestione dicono di un'attività sempre in crescita e già superiore rispetto a quella messa in campo nel periodo pre-Covid, e certificano come la rete urologica aziendale sia diventata fortemente attrattiva».

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In totale, nel periodo preso in considerazione sono stati 2463 gli interventi delle quattro équipe, con un aumento di attività operatoria del 15,5% rispetto allo scorso anno. Ancor più eclatante l'aumento dell'attività chirurgica realizzata con il robot operatorio, cresciuta del 58%. Aumentano anche le prestazioni di specialistica ambulatoriali, che nel corso del 2023 sono già state 18.918, in aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e con risultati particolarmente significativi nell'ambito delle prime visite urologiche (+12,1%) e delle visite di controllo (+6,7%). 

«La competenza, l'efficienza e la credibilità della rete delle nostre urologia - ha commentato il direttore sanitario, Giovanni Carretta - ha inoltre interrotto il flusso di utenti della nostra azienda che si rivolgevano ad altri ospedali; al contrario, ci ha portato ad essere punto di riferimento anche per i pazienti di altri territori. Tutte le quattro urologie hanno dati positivi quanto all'attrazione, che mediamente si attesta sul 12,4% riguardo ai ricoveri: significa che più di un paziente su dieci viene da fuori Ulss 3. Va sottolineato, e sempre più incrementato, anche l'atteggiamento con cui lavorano le singole équipe: c'è un'attenzione costante ad operare come una vera e propria rete di squadre, di persone e di competenze, e questo produce nuova efficienza ed efficacia».

Nel corso della presentazione dei dati è stato sottolineato come alle urologie dell'Ulss 3 Serenissima siano giunti anche importanti riconoscimenti a livello nazionale: i reparti di Mestre, di Venezia e di Dolo hanno appena conseguito una menzione speciale della Fondazione Onda per le migliori pratiche nel trattamento del tumore prostatico e delle complicanze funzionali post-trattamento; ancor più prestigioso il "Bollino Azzurro", sempre assegnato da Fondazione Onda, ricevuto dallo scorso anno dall'urologia di Venezia per la gestione della neoplasia prostatica.

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