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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ambulatori Ulss 3, ripresa a pieno regime: raggiunti 7.943 pazienti in attesa

Oltre a essere riprogrammate hanno avuto luogo in tre giorni di ripartenza molte visite specialistiche e di diagnostica ambulatoriale non urgente

Ripartenza delle prestazioni ambulatoriali: l'Ulss 3 ha raggiunto 7.943 pazienti in attesa. Lunedì 1 febbraio, in tutto il territorio dell'Ulss 3, sono state effettuate 7.218 tra visite ed esami diagnostici. Di questi, 3.828 gli appuntamenti nel distretto di Venezia Mestre, 2.714 nel distretto di Mirano Dolo e 76 nel distretto di Chioggia. «Le agende del centro unico di prenotazione sono tutte aperte - ricorda il direttore Giuseppe Dal Ben -, accolgono richieste di esami e visite ambulatoriali riguardanti qualsiasi specialità e qualsiasi priorità contrassegnata nella ricetta».

Nel frattempo il Cup, nella sola giornata di lunedì, ha gestito anche altre 5.320 chiamate, 2.247 provenienti dal distretto di Mirano Dolo, 2.623 da quello di Mestre e 450 da quello di Chioggia. Rispetto al lunedì precedente, quello del 25 gennaio, le chiamate sono aumentate del 22%, con un picco registrato a Mestre di +27,5%. A queste si aggiungono le chiamate fatte dal Cup a 2.614 pazienti in attesa di una prestazione non urgente, per concordare con loro un nuovo appuntamento. Di queste, 1.622 provengono dal distretto di Venezia Mestre, 897 dal distretto di Mirano Dolo e 97 dal distretto di Chioggia. In totale, è quindi stata data risposta a 7.943 utenti.

Dal primo febbraio l’Ulss 3 ha cominciato a recuperare tutte le prestazioni ambulatoriali non urgenti che da normativa erano state sospese o non più prenotabili negli ospedali dal 9 novembre al 21 gennaio. Tra queste, 15.632 erano quelle già prenotate, in galleggiamento e circa dodicimila le richieste pervenute al Cup dopo la sospensione. Tutti gli utenti in attesa vengono in poco tempo richiamati dall’qzienda sanitaria per confermare un nuovo appuntamento. Oltre a essere state riprogrammate, hanno già avuto luogo in questi primi tre giorni di ripartenza molte visite specialistiche e di diagnostica ambulatoriale non urgente negli ospedali e in tutta la rete ambulatoriale dell’Ulss 3, comprese le attività di libera professione intramoenia

Nel corso dell’emergenza epidemiologica l’Ulss ha continuato in ogni caso a garantire nei suoi ospedali la prestazioni specialistiche oncologiche, a carattere d’urgenza e con priorità alta, assicurando allo stesso tempo anche molte prestazioni non urgenti gestite negli ambulatori e poliambulatori specialistici diffusi sul territorio. Il Cup, già dalla fine della prima fase, si è rafforzato arrivando anche a triplicare le linee telefoniche, passate in totale da 105 a 270, aumentando il personale.

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