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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Mira

Riviera del Brenta, 40 autotrasportatori in ginocchio

Associazione Artigiani: «Costo del gasolio e degli additivi carburanti aumentati a dismisura, pressione fiscale e obblighi normativi nazionali ed europei sempre più stringenti»

«Gli autotrasportatori della Riviera non ce la fanno più. Servono interventi più forti per ridurre il peso del costo del gasolio. Sono necessari inoltre, controlli più serrati poiché si verificano continuamente disparità di condizioni fra le attività». A lanciare l’allarme è Francesco Brambilla capo categoria dell’associazione Artigiani piccola e media impresa “Città della Riviera del Brenta” per gli autotrasportatori. Una categoria che conta circa una quarantina di aziende sul territorio del comprensorio. «Le condizioni in cui ci troviamo a lavorare sono davvero pesantissime - spiega Brambilla -. Il costo del gasolio per litro è aumentato a dismisura e non si sa quando potrà scendere anche a causa delle speculazioni dei mercati sull'onda del conflitto in Ucraina. Ma non c'è solo il caro gasolio, abbiamo anche un costo triplicato degli additivi carburanti obbligatori per l'abbattimento delle emissioni nocive come ad esempio, l'additivo AdBlue. Una situazione pesantissima alla quale si sommano una pressione fiscale generale e obblighi normativi nazionali ed europei sempre più stringenti».

Il timore è che la situazione denunciata induca a pratiche scorrette da parte delle aziende dell’autotrasporto e anche su questo Brambilla chiede più controlli. Il capo categoria aggiunge il problema dei divieti di transito a livello locale che rendono difficile raggiungere le aree industriali della Riviera del Brenta. «Chiediamo un coordinamento - dice -, un incontro con gli enti locali affinché questi divieti possano essere armonizzati o semplificati». Dal punto di vista fiscale l’associazione Artigiani della Riviera fa altre precise riflessioni. «È importante che anche grazie alla pressione di Confartigianato Trasporti sia stata resa effettiva l'agevolazione tanto attesa del credito d'imposta del 28% sulla spesa sostenuta nel primo trimestre del 2022 per l’acquisto del gasolio, così come la pubblicazione degli importi delle deduzioni forfetarie giornaliere che le imprese possono applicare nella dichiarazione dei redditi. L'azione di Confartigianato è stata forte anche per l'aumento del fondo di dotazione fruibile dalle imprese e questo è positivo, chiediamo però ancora più attenzione per la categoria da parte delle istituzioni e una visione complessiva di lungo respiro sotto il profilo economico e finanziario per le aziende del settore».

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