Caro prezzi, sono partiti i controlli
Qualcosa si muove dopo l'inchiesta aperta dalla procura di Roma. La guardia di finanza ha avviato le verifiche, mentre il Codacons ha presentato esposti nelle procure del Veneto
Sono già iniziati da alcuni giorni i controlli della guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla procura di Roma dopo il recente e improvviso aumento del prezzo del gas, dell'energia elettrica e dei carburanti. Il fascicolo punta a verificare le ragioni dell'aumento e individuare eventuali responsabilità. Le verifiche - come riporta Today - erano state invocate nei giorni scorsi dalle associazioni dei consumatori, soprattutto dopo le parole del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che aveva parlato di «truffa e speculazione colossale».
La magistratura è stata interpellata anche dal Codacons, che ha presentato un esposto alle procure di Venezia, Padova, Verona, Treviso, Vicenza, Rovigo e Belluno, oltre che all’Antitrust: la richiesta è di indagare sui rincari esorbitanti dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa registrati in Veneto e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese. In questi giorni i listini dei carburanti sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%.
Aumenti che, come segnalato anche dal ministro Cingolani, non apparirebbero giustificati né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina. Il rischio, dunque, è che i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi. Anche il presidente della Regione, Luca Zaia, ha lanciato l'allarme, spiegando che il costo delle materie prime, e in generale l'andamento dei mercati, sta mettendo in ginocchio l'economia.