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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Paolo Costa "ospite" in Provincia: "Marittima centrale, no Marghera"

Il presidente dell'Autorità portuale continua a premere per lo scavo del Contorta-Sant'Angelo per allontanare le Grandi Navi da San Marco

Il presidente dell'Autorità portuale Paolo Costa "ospite" in Provincia della sesta commissione (Lavoro, attività produttive) sul tema della Grandi Navi, anche alla luce della cancellazione della riunione "definitiva" sul tema saltata a Roma il 1 ottobre scorso a causa della crisi di governo poi rientrata: "Oggi dobbiamo passare dalla raccolta delle opinioni di tutti a incardinare le valutazioni in un procedimento che porti chi di competenza (Autorità Marittima) a una decisione definitiva - ha dichiarato - È importante ricordare che il decreto Clini-Passera richiede esplicitamente che venga identificata una via d’acqua alternativa, e non un nuovo sito, per far arrivare le crociere in Marittima senza passare più attraverso il bacino di San Marco".

Secondo il presidente dell'Autorità portuale la Marittima "è, e deve restare, un punto fisso di riferimento per la crocieristica per due motivi: il primo perché l'eccellenza crocieristica veneziana (e i suoi risvolti positivi economici e sociali) è legata, oltre che all’attrattiva della città di Venezia, all’eccellente accessibilità nautica, dei passeggeri (grazie alla connessione veloce con l'aeroporto) e delle merci per i rifornimenti. Si tratta di eccellenze non ripetibili contemporaneamente in nessun altro luogo. Il secondo, perché l’individuazione di siti alternativi comporterebbe oggi l’occupazione di aree al momento non disponibili né funzionali".

Dall’intervento del presidente Costa, è inoltre emerso che la soluzione dell’escavo del canale Contorta Sant’Angelo permette di raggiungere due obiettivi principali: evitare la commistione merci-passeggeri nociva ad entrambi i traffici per motivi di sicurezza e senza mettere a rischio il comparto produttivo di Marghera; realizzare contestualmente un recupero morfologico della laguna sud considerando l’intervento quale estensione di quelli già da lungo tempo previsti dal piano morfologico della laguna che il Magistrato alle Acque ha già previsto.

Questo percorso, ha sostenuto nella sua relazione Costa “avrà tre riflessi positivi: dare certezza dei temi e comunicare al mondo che si è risolto il problema, comunicare all'economia che Marghera prosegue nel suo sviluppo virtuoso (senza mettere a rischio gli investimenti programmato o nuovi sull’area), comunicare all’industria crocieristica, che, al netto di eventuali soluzioni temporanee, potranno continuare a fare base su Marittima (il terminal più avanzato ed efficiente del Mediterraneo Orientale)”.

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