La biblioteca vivente a Mestre: le donne operate di tumore diventano "libri parlanti"
La biblioteca vivente arriva a Mestre: sabato 23 ottobre, dalle 16 alle 19, in piazzetta Gian Francesco Malipiero (dietro al teatro Toniolo), nove donne diventeranno "libri viventi" per raccontare le loro storie di vita, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore al seno. Le lettrici ed i lettori potranno scegliere un titolo dal catalogo e prendere in prestito il libro per mezz’ora, restituendolo nelle stesse condizioni fisiche e mentali in cui è stato “preso”.
«Crediamo che nulla possa essere più convincente per parlare di prevenzione delle nostre stesse esperienze di vita. Siamo vive perchè abbiamo scoperto in tempo la malattia», dice Cristiana Csermely, presidente del Trifoglio Rosa Mestre. «I libri racconteranno storie di vita, di emozioni, di rinascita, di speranza, di gioia. Ci saranno punti di osservazione diversi. Vogliamo vincere il tabù della parola “cancro” attraverso testimonianze di vita».
La biblioteca vivente è un’iniziativa con l'obiettivo di trasformare la discriminazione e i pregiudizi in dialogo e in relazioni positive di rispetto tra persone. Chi "legge" avrà l’opportunità di entrare in contatto con persone con cui non si ha occasione di confrontarsi nella quotidianità e che spesso sono oggetto di stereotipi, pregiudizi e discriminazione. Una vera e propria biblioteca con lettori, bibliotecari, un catalogo di titoli da cui scegliere e una zona lettura. Mezz’ora di tempo. I libri sono persone in carne e ossa che si assegnano un titolo a partire da un aspetto della propria identità e si mettono a disposizione dei lettori per raccontare la propria storia.