Fabio Fazio al Fondaco dei Tedeschi con le prelibatezze Lavoratti
Fabio Fazio interverrà il prossimo 30 ottobre al Fondaco dei Tedeschi, in conversazione con la food editor Angela Frenda, per intrattenere la platea su uno degli alimenti più amati e celebrati: il cioccolato. Non a caso, il titolo del talk è infatti “Il cioccolato: la dolcezza del ricordo”.
È proprio grazie alla dolcezza dei suoi ricordi di infanzia, che vedono protagoniste le uova di Lavoratti, che l’autore e conduttore ha deciso, nel 2020, di rilevare insieme all’amico Davide Petrini la storica fabbrica di cioccolato. Una vera e propria sfida, che fin dai primi istanti è stata doppia: salvare l’azienda, il marchio, la storia di Lavoratti così intimamente legata al suo passato, ma soprattutto realizzare il miglior cioccolato possibile. Ed è per questo che Lavoratti 1938 è stata concepita come un laboratorio in cui sperimentare nuove idee, nuove possibilità di incontro di ingredienti e soprattutto di persone, un luogo immaginato per scrivere nuovi racconti attraverso il cioccolato. Incontri con persone con cui condividere una visione, come quello con Corrado Assenza, che ha scelto le piantagioni e le coltivazioni che meglio rispondono ai criteri necessari per la perfetta maturazione dei frutti, oppure gli incontri prestigiosi come la collaborazione con Carlo Cracco.
L’intera produzione Lavoratti è concepita come una “linea editoriale” in cui ogni prodotto deve essere il volume di un racconto in cui il cioccolato è il vettore di una storia. Racconti accurati anche nella forma: le tavolette e le praline seguono la regola della sezione aurea: 1,618 è il rapporto fra i lati, cifra simbolica della perfezione, proporzione divina dedicata al cioccolato, considerato dai popoli dell'America centrale cibo e nutrimento degli dei.
La conversazione si alternerà tra il cioccolato, i ricordi, il territorio ligure tanto caro a Fazio, e verterà anche sulla visione chiara, etica e manageriale necessaria quando si gestisce un’azienda. A fine evento, il conduttore si cimenterà in un “firmacopie” delle tavolette, che gli spettatori potranno comperare e vederle autografate, esattamente come si fa coi libri.