Jimi Hendrix al femminile: al Vapore l'artista rivisitato
Il viaggio psichedelico del chitarrista più rivoluzionario della storia viene riproposto dal gruppo veneziano degli Stonefree con uno stile del tutto unico dove la ricerca della fedeltà strumentale è abbinata ad una proposta vocale assolutamente originale: un'inaspettata voce femminile. A donare nuova forma e sfumature agli intramontabili capolavori di Jimi Hendrix è infatti insolitamente la voce di Francesca Bellemo, cantante veneziana, solista delle celebri formazioni dirette da Marco Toso Borella, i Vocal Skyline e la Big Vocal Orchestra. In questa veste sfrutta tutta la versatilità della sua voce, che spazia dalle calde profondità del blues e del soul alle vette sofisticate del jazz e della lirica, esplorando l'universo del rock psichedelico in un dialogo costante con i suoni ricercati del chitarrista Pierluigi Bicciato. Ad impreziosire e sostenere chitarra e voce intervengono gli altri componenti della band : Alessio Niero al basso, Fabrizio Pittalis all'organo hammond e Andrea Minto alla batteria, per un'esperienza musicale libera e nuova, molto lontana dalla tradizionale "cover band".
«La libertà espressiva che Jimi Hendrix ha sempre incarnato nei suoi brani e soprattutto nelle sue performance live - spiega Pierluigi Bicciato - è ciò che ci ha guidato nella nostra interpretazione che è rispettosa, fedele nella sostanza ma al contempo originale». «Nella nostra proposta - aggiunge Francesca Bellemo- abbiamo voluto fare emergere oltre alla figura di Hendrix-virtuoso della chitarra anche Hendrix cantautore offrendo al pubblico un punto di vista nuovo sui suoi celebri capolavori. E' stata anche per me una scoperta assoluta: i suoi brani sono poesia pura, sono storie, sono viaggi in un'epoca storica che ha segnato per sempre la storia della musica: vere e proprie perle musicali che merita far riascoltare a 50 anni di distanza perchè hanno ancora molto da raccontare anche oggi».
Jimi Hendrix ( James Marshall Hendrix), nato il 27 novembre 1942 a Seattle, è considerato universalmente il più grande chitarrista elettrico di tutti i tempi per la sua capacità di sperimentare in modo del tutto nuovo per il suo tempo infinite possibilità di ricerca di suono. Celebre per le sue performance in cui suona la chitarra in modo istintivo ed esibizionistico (scandaloso per l'epoca), raggiunge la celebrità mondiale con la sua partecipazione al concerto di Woodstock nel 1969. Muore il 18 settembre 1970, all'età di 27 anni, per un'overdose di barbiturici.