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M9, tre eventi in memoria delle vittime della Shoah

Con tre diversi timbri narrativi, il Museo del ’900 porta il suo contributo nel giorno della memoria 2022: appuntamenti il 26 gennaio e il 3 e 5 febbraio

Il museo M9, in linea con la sua funzione di museo della memoria del Novecento, propone alcuni eventi all'interno del calendario veneziano dedicato al 27 gennaio, giorno dedicato alle vittime dell’Olocausto: tre momenti di approfondimento (26 gennaio, 3 e 5 febbraio), in collaborazione con diverse associazioni, che con linguaggi differenti "aprono" la storia custodita nella memoria del secolo passato, parlando al pubblico.

Il programma

Mercoledì 26 gennaio | Le ricette del ricordo. Un racconto per immagini | h 18,00

Sara Lando racconta la storia di un ricettario che è arrivato ai giorni nostri superando i tragici avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. L’atto di ricordare una storia e tramandarla attraverso il cibo viene messo in pratica nell’esecuzione di ricette che uniscono le vicende di due famiglie veneziane (una ebraica e una cristiana) con l’intenzione di iniziare una riflessione sulla natura pratica della memoria come azione e dell’importanza del prendersi cura del ricordo nel quotidiano, integrandolo all’interno della nostra vita, anziché relegarlo solo a momenti specifici. Grazie a questo ricettario Sara Lando interroga la memoria delle piccole cose che ruotano attorno ai grandi avvenimenti, la complessità delle relazioni e la responsabilità che abbiamo nella trasmissione del ricordo in forme che non siano solo quelle documentarie.

Giovedì 3 febbraio | Memoria del Novecento. Jorge Semprùn dalla guerra civile spagnola ai lager nazisti | h 20,30

Lo storico Carlo Greppi, introdotto da Sandra Savogin, racconta la vita del politico e intellettuale spagnolo Jorge Semprún. Figlio di un esule spagnolo sopravvive al lager nazista di Buchenwald dove era stato rinchiuso perché membro della Resistenza francese. Rientrato in Francia si dedica alla scrittura come sceneggiatore cinematografico e autore di romanzi ispirati alle sue esperienze di internato e militante politico.

Sabato 5 febbraio | Concerto di Cesare Malfatti | La storia è adesso | h 21,30

La storia è adesso è un progetto musicale liberamente ispirato alla figura di Valeriano Malfatti, di cui Cesare è discendente: podestà di Rovereto negli anni precedenti alla Grande guerra e nel periodo di transizione del territorio trentino dall’Austria all’Italia, la sua biografia diviene spunto per affrontare temi senza tempo come la guerra e la pace, la prigionia, l'impegno politico e sociale, l’idea di confine. Per M9, Cesare Malfatti accompagna il suo progetto musicale con la proiezione di immagini tratte da alcuni film prodotti dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e dalla Fondazione Museo Storico del Trentino: si tratta di Oh! Uomo (2004), Prigionieri della Guerra (1995) e Su tutte le vette è pace (1998), tre opere di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, che hanno dedicato gli ultimi decenni del proprio lavoro a indagare i grandi drammi del XX secolo - diaspore, guerre, genocidi - a partire da una rilettura di pellicole ritrovate e materiali d'archivio.

Voce e chitarre Cesare Malfatti; voce, looper e synth Chiara Castello; voce e narrazione Giulio Casale; drammaturgia Francesco Frongia; video grafica Stefania Giarlotta.

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